Credevo fosse un musical e invece è un'opera nel vero senso della parola, profondamente coinvolgente, profondamente appassionante, con un cast megagalattico. In una parola: entusiasmante! I cantanti sono da opera, hanno magnifiche voci da baritono, da soprano e da tenore mentre le musiche sono opera di un maestro che è anche un monsignore, Marco Frisina, direttore della Cappella Musicale Lateranense e già autore di musiche di oltre 30 film trasmessi in televisione.
La Divina Commedia è in scena fino al 18 maggio al Palasharp di Milano ed è molto più favoloso di qualsiasi altro musical che abbia mai visto. E, credetemi, sono stata a vederne proprio tanti, da Tommy, che vidi negli Stati Uniti al Rockfeller Centre di New York a quella edizione originale di Cats giunta a Milano e alla cui prima c'era, in prima fila tra il pubblico, la principessa Diana d'Inghilterra, ancora sposata e amante delle serate trascorse coi ragazzi della scorta, tutti in giro ad ascoltare musica. Da West Side Story, sempre bellissimo, al Gobbo di Nôtre Dame in edizione originale francese, assolutamente magnifico. Eppure nulla a mio avviso supera questa Opera.
Intanto perché non si era mai visto al lavoro, per una commedia musicale, Carlo Rambaldi, il genio che ha creato E.T. l'extraterrestre e ha vinto ben 3 Oscar per i migliori effetti speciali: con King Kong nel 1977, con Alien' nel 1980 e infine proprio con l'Extraterrestre diretto da Steven Spielberg, nel 1983. Carlo Rambaldi ha lavorato col digitale e la grafica computerizzata a 3D e le proiezioni che riempiono gli occhi di tutto il pubblico del Palasharp si riempiono di immagini terrificanti, mentre si attraversano i gironi dell'Inferno. Via via diventano più idilliache mentre Dante prosegue il suo cammino verso il Paradiso. Attraverso la sua arte e la sua genialità, Carlo Rambaldi, coadiuvato dal maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti, porta davanti agli occhi di tutti i presenti immagini irreali eppure così autentiche da sembrare viventi. Le maschere delle tre Furie sono realizzate da Rambaldi, mentre le figure di Lucifero e quella del Grifone sono dovute all'estro di Stivaletti.
Hai detto niente: chi c'era mai stato a vedere quello che pensavi fosse un musical e poi ti ritrovi a fare un viaggio nell'inconscio, accompagnato da acrobati che ti saltano attorno, mostri volanti, immagini che non dovrebbero spostarsi di un millimetro e invece ti vengono incontro...?! Doveroso citare gli altri aspetti fondamentali che hanno permesso l'esistenza di questo prodotto di altissima qualità: la magia visiva di Paolo Micchichè, visual director. I costumi straordinari di Alberto Spiazzi, che sono oltre 600! Spiazzi ha lavorato più volte con Franco Zeffirelli.
Le affascinanti coreogreafie di Anna Cuocolo e Franesca Romana, le luci sono di Maurizio Montobbio. Il colossale impianto scenico di Antonio Mastromattei, che ha creato una pedana rotonda e rotante dove far camminare e sfilare Dante, Virgilio e altri lungo i gironi in discesa o in salita, verso la ricerca dell'amore. Il libretto è di Gianmario Pagano, che ha saputo con bravura estrarre senza sfregio il meglio del lungo capolavoro di Dante Alighieri e, infine, la regia teatrale di Elisabetta Marchetti e Daniele Falleri. I nomi dei protagonisti, ovvero dei cantanti, dei ballerini e degli acrobati sono su tutte le locandine e non finirò di considerarli tutti eccellenti. Vengono tutti citati prima dell'inizio dello spettacolo ed è bello applaudirli prima ancora di averli visti all'opera: se lo meritano. Per conoscere tutti i nomi, navigate su www.ladivinacommediaopera.it e ascoltate la voce possente di Vittorio Matteucci, il coinvolgente Dante Alighieri.
Visto il
al
PalaCalafiore
di Reggio Calabria
(RC)