Prosa
LA DONNA CHE SBATTEVA NELLE PORTE

La donna che sbatteva alle porte

La donna che sbatteva alle porte

"Ero io il loro futuro. Era così che lo vedevano, il mondo dei grandi. Botte strilli e un frigorifero vuoto…”
Queste le riflessioni di Paula Spencer, una donna di 39 anni vissuta nei sobborghi di Dublino, segnata dalla stupidità dell'ambiente e affermata solo dopo il suo matrimonio con il bullo del quartiere. Il suo amore il suo incubo. La storia è raccontata da flash back e inizia con l'atto finale di Charlo Spencer, marito della protagonista. Un uomo che usa violenza fisica e psicologica sulla moglie. Il monologo, portato in scena da un'emozionante Marina Massironi, racconta la vita della donna, il suo amore per il marito, la ripida caduta in un vortice di violenza e il successivo abbandono nell'alcol alla ricerca di una via d'uscita. Charlo Spencer dopo aver perso il lavoro ha iniziato a picchiare la donna, questa per lunghi 17 anni ha provato a raccontare a qualcuno la sua storia e a ribellarsi, ma non ha mai trovato nessuno che veramente volesse sapere cosa stava accadendo tra le mura di casa Spencer. Dottori, parenti vicini e non, parroco e conoscenti nessuno ha voluto vedere e anche questa è stata una violenza per Paula Spencer, che non si è mai sentita riconosciuta e non è mai stata veramente guardata da nessuno. Soltanto i figli, e neanche tutti e 4, hanno visto e vissuto la storia della loro famiglia. Anche loro non sono stati sufficienti alla donna per avere il coraggio di rialzarsi e ribellarsi contro un uomo violento e ipocrita che aveva anche il coraggio di accompagnarla in ospedale e prendersi cura di lei dopo averla lui ridotta in pessime condizioni. Solo quando il marito prova a picchiare anche la loro primogenita Niki per la donna tutto assume una forma diversa. Forse l'amore per la figlia ha superato l'amore per se stessa, forse riconoscere la violenza in qualcun'altra ha scatenato la rabbia repressa per le tante volte che nessuno aveva riconosciuto i tratti della violenza su di lei, o forse manca quella complicità che non aveva mai trovato con nessuna per riuscire finalmente a ribellarsi al suo carnefice.

 

Visto il 29-01-2012
al Sala Umberto di Roma (RM)