Le Sorelle Marinetti allargano la propria famiglia e invitano sul palco Francesca Nerozzi, Jacopo Bruno e un trio jazz composto da Christian Schmitz (pianoforte), Adalberto Ferrari (clarinetto e c-melody) e Francesco Giorgi (violino). Nasce così una famiglia canterina, che in un solo sguardo ai vestiti e al modo di muoversi riporta qualche decennio indietro; quando parte la musica la destinazione è chiara: gli anni trenta.
Un ritorno agli Anni Trenta
La famiglia canterina si ispira al repertorio del Trio Lescano, al repertorio dell’E.I.A.R. (antenata della Rai) e a un vecchio 78 giri che il pianista Schmitz ha trovato, recuperato e riarrangiato per restituirlo a noi nella sua vitalità originaria. Turbina Marinetti, Elica Marinetti e Scintilla Marinetti riportano sul palcoscenico nomi leggendari degli anni trenta, come Silvana Firoesi, Mattia Jottini, Lina Termini, Oscar Carboni, Gianni Di Palma, Alfredo Clerici, e accanto alle canzoni più note come Ma le gambe, Baciami piccina, Maramao, Il pinguino innamorato, vengono rispolverati e messi a nuovo altri successi come Appuntamento con la luna, La famiglia canterina, Vieni in riva al mare, La-dàdà, e ovviamente il cavallo di battaglia del Trio Lescano, cioè Tulipani.
Le tre sorelle inoltre ripercorrono le mode, le novità, le tendenze di quegli anni, con canzoni come Quando andavo al cinema e Grandi magazzini, e non perdono l’occasione di celebrare l’importanza della radio con un medley creato ad hoc per lo spettacolo.
Lungi dall’essere un semplice concerto, l’ensemble crea piccole coreografie e divertenti sketches che coinvolgono e divertono un pubblico molto diversificato, grazie alla sapiente dose di musica e teatro che, ben bilanciati, creano l’atmosfera leggera e spensierata che si doveva respirare negli anni trenta ascoltando questa musica.
Riportare in vita il passato
L’intento dello spettacolo, ha dichiarato Giorgio Bozzo, ideatore de La famiglia canterina, è stato quello di riportare alle memoria un patrimonio musicale -che altrimenti sarebbe andato perduto- non solo per una questione storica, ma soprattutto per una questione sentimentale. Le Sorelle Marinetti e i parenti acquisiti per l’occasione riportano in vita le sensazioni che i nostri nonni - talvolta i nostri genitori - provavano ascoltando quella musica in un periodo storicamente non roseo, musica che aveva il potere di distoglierli dalle paure e dalle preoccupazioni. Questa magia della musica ci viene restituita dalle Sorelle con allegria, spensieratezza e accurata professionalità.