LA GENTILE CLIENTELA

Ascoltare a teatro

Ascoltare a teatro

Ascoltare un radiodramma non è qualcosa che si può fare solo seduti di fronte ad una trasmittente. Qualcosa relegato in un passato non meglio identificato, quando le radio erano dei mobili imponenti intorno a cui si riunivano le famiglie. Non più.


Fonderia Mercury, realtà milanese nata dal mondo radiofonico e ormai immersa a tempo pieno nella ricerca di nuovi linguaggi di condivisione ed espressione, porta in scena - ebbene sì, a teatro! - una serie di radiodrammi scritti da autori contemporanei tra cui Lucarelli, Corrias, Carlotto, Bajani.
Proprio "La gentile clientela" di Andrea Bajani apre le repliche in scena al Teatro Elfo di Milano. La storia di padre, figlia e "ragazzo sconosciuto" che restano chiusi tutta la notte, dimenticati forse, nella casa di Anna Frank ad Amsterdam e si trovano a fare i conti con i fantasmi del passato e le presenze reali.

Sei gli attori in scena (Marco Baliani, Gabriele Calindri, Fabio Banfo, Linda Caridi, Giuseppe Salmetti, Deborah Morese), diretti da Sergio Ferrentino.
Solo voci che giocano con i microfoni, con le intonazioni, l'eco, la magia di poter creare una sensazione solo raccontandola.
E in sala spettatori affascinati che, con le loro cuffie wifi, vivono un'esperienza insieme personale e collettiva. Si può scegliere se tenere gli occhi chiusi e costruire un modo parallelo o guardare la scena e cercare di indovinare cosa succederà per portare alla pelle il rumore di una porta o di passi.
E anche se in fondo il testo de "La gentile clientela" in sé non si presta completamente, per la natura della storia, all'esplorazione del suono - in fondo se si va a "vedere un radiodramma" la curiosità è proprio quella dell'inesperto rumorista che vuole "vedere" come si fanno effetti e si trovano soluzioni sonore ai nodi del racconto - si resta piacevolmente sorpresi da un nuovo modo di andare a teatro. E quando l'attenzione a non fare rumore si trasforma di calma e l'ascolto in concentrazione, si arriva in una dimensione in cui tanto viene lasciato alla fantasia di ognuno di noi. Cosa rara e preziosa.

Visto il 05-11-2013