La Locandiera è il più eclatante esempio del nuovo teatro di Goldoni che sostituisce i vecchi schemi ormai superati della Commedia dell’Arte ,dove le maschere che gli attori usavano in precedenza per interpretare personaggi fissi vengono soppiantate dal volto stesso degli attori, che impersonano il ruolo di personaggi quotidiani e reali.
L’opera mette in evidenza il dibattito sulle classi sociali così vivo nel Settecento, infatti Mirandolina si preoccupa dei suoi interessi incarnando in un certo senso i nuovi ideali della borghesia emergente, mentre i nobili, sono rappresentati nella varia articolazione che caratterizzava l'aristocrazia del XVIII secolo: nobili di antica stirpe , ricchi di appoggi e relazioni , ma decaduti e privi di mezzi, e borghesi da poco nobilitati e guardati con disprezzo malcelato dai "veri" aristocratici. Emerge inoltre nell’opera goldoniana il concetto illuminista di autodeterminazione dell'individuo, particolarmente significativo perché portato avanti da un personaggio femminile.
Andrea Buscemi è riuscito prima di tutto con il suo spettacolo, del quale ha curato anche la regia , a rappresentare con semplicità i sopra menzionati obiettivi della drammaturgia goldoniana . Spigliata e misurata l’interpretazione di Eva Robin’s che ha dato corpo ed anima ad una universale Mirandolina , molto bravo Renato Raimo ad evidenziare il rapido ed intimamente contrastato innamoramento del cavaliere di Ripafratta , convincente Riccardo De Francesca nel ruolo del Conte d’Albafiorita ( il mercante arricchito ).
Ma in una scena fissa , eccessivamente minimalista, emerge un personaggio : il marchese di Forlimpopoli , aristocratico decaduto, interpretato dal bravissimo Andrea Buscemi che ha letteralmente deliziato la platea con la sua incisiva ed accattivante recitazione ,dove l’evidente “accento toscano “ ha fatto scordare perfino la naturale provenienza linguistica veneziana dell’autore dell’opera .
Goldoni , con Andrea Buscemi , ha “lavato i panni in Arno “ !
Giorgio Reali ha dato solidità a Fabrizio , il cameriere socio della locandiera e futuro suo sposo , brave nella loro incalzante evanescenza le attrici che hanno dato il volto ad Ortensia e Dejanira.
Una bella serata di teatro , dove finalmente il pubblico può riallacciare il filo sotteso dei grandi autori tra passato e presente, tra storia e poesia .
Visto il
25-08-2009
al
La Versiliana
di Pietrasanta
(LU)