LA MANDRAGOLA CARPAZICA

Machiavelli in salsa vesuviana

Machiavelli in salsa vesuviana
Una Mandragola versione partenopea, è quella andata in scena al teatro Troisi di Napoli. Pozioni magiche, intrighi amorosi e desideri nascosti nello spettacolo “La Mandragolacarpazica”, scritto da Francesco Cossu e Rosario Giglio (anche interprete e regista), ispirata alla celebre opera di Machiavelli. Scenografia essenziale per raccontare una storia universale: l’uomo per ottenere ciò che vuole è pronto a utilizzare biechi espedienti, conservando però intatta la capacità di giustificarsi dei misfatti compiuti. Il ricco Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie fedele di Messer Nicia. Con l’aiuto dell’astuto amico Ligurio e travestito da medico, Callimaco convince Nicia che l’unico modo per avere dei figli è quello di somministrare alla bella moglie una pozione a base di radice di mandragola ma con un ingrediente segreto. Il primo uomo che giacerà con lei però, morirà. Inganni, falsità, bugie e corruzione in uno spettacolo costruito interamente intorno alla caratterizzazione dei personaggi: il passionale Callimaco, il furbo Ligurio, lo sciocco Nicia, la rigida Lucrezia e la pragmatica Sostrata. Un servo-narratore si occupa di raccordare le scene e guidare il pubblico all’interno della storia. Gag comiche si alternano a momenti di riflessione anche se lo spettacolo rimane ancorato ad una versione troppo scolastica, che non permette all’allestimento di decollare. Certo, riadattare i testi classici per renderli più fruibili è positivo e l’utilizzo del dialetto napoletano fa presa sul pubblico. Le spiegazioni che Ligurio, interpretato dallo stesso Rosario Giglio, si inventa per mettere a tacere Messer Nicia alias Lucio Pierri, sono molto divertenti, così come i dialoghi tra l’affascinante Lucrezia e la verace madre Sostrata, anche se qualche volta, si rischia di scivolare nel banale e nel già visto. Nel cast, accanto a Rosario Giglio e Lucio Pierri, anche Gennaro Apicella, Gingy Comune, Giosiano Felago, Viviana Giuda e Orentia Marano.
Visto il 08-03-2010
al Troisi di Napoli (NA)