Un viaggio sentimentale alle radici dell’amore

Un viaggio sentimentale alle radici dell’amore

Arianna Scommegna porta in scena dopo cinque anni il monologo La Molli, spettacolo che l'ha fatta conoscere al grande pubblico, con la stessa inalterata freschezza e sensibilità che le sono valse un Premio Ubu come migliore attrice e numerosi ruoli in film italiani di grande risonanza. In scena solo una sedia, un bicchiere d'acqua e dei fazzolettini di carta; nessun orpello è necessario per la confessione fiume della Molli, signora di buona famiglia tradita con strascichi di follia frustrata.

Viva sulla sedia

Nessuna musica, nessun cambio luci, nessun movimento. La Scommegna si siede sulla sedia, una normalissima seduta di legno chiaro anni '60, si posiziona, ci guarda e inizia a raccontare: un flusso continuo di pensiero, un mettersi a nudo senza remore, un passare in rassegna tutta la propria vita di desideri, di passioni, di sentimenti. Con ritmo travolgente, ironia straripante ed empatia fortissima col pubblico, l'attrice cattura la platea passando in rassegna i sogni infranti di una donna ferita nell'animo, che ancora desidera, ama, vuole essere viva.

Un flusso emotivo continuo

Prendendo lo spunto dal famoso flusso di coscienza di Molly Bloom dell'Ulisse di Joyce, la drammaturgia di Vacis e Scommegna si attualizza e si localizza in Italia, portando subito il personaggio de La Molli vicinissima a noi, frizzante, giocosa e ancora bambina, stregando il pubblico con la propria irrefrenabile confessione. La Scommegna passa da un pensiero all'altro, da un'emozione all'altra in un'altalena lineare e organica di sconvolgente bravura: ci fa ridere, ci emoziona, riflette commossa, si rattrista, ama.

L'attrice meneghina restituisce in maniera profonda e totale la dimensione umana di una donna delusa e sull'orlo del suicidio, sollevando il velo tra scena e platea, rendendoci partecipi completamente del flusso emotivo della Molli, che a fine spettacolo si vorrebbe solo salvare e abbracciare. Uno spettacolo che ci fa compiere un viaggio sentimentale dentro noi stessi e nella natura complessa dell'amore.