LA MORTE DELLA BELLEZZA

La morte della bellezza, roma…

La morte della bellezza, roma…
La morte della bellezza, romanzo nostalgico e complesso di Giuseppe Patroni Griffi, è un’opera, non sempre considerata nella debita misura, in cui il tema della solitudine e della diversità si incontrano con una delicata e struggente narrazione dei rapporti umani in tempo di guerra. Dunque il progetto drammaturgico-musicale di Teatro Segreto parte da presupposti estremamente interessanti, avendo come obiettivo quello di strutturare una partitura per musica e voci narranti con l’intento di offrire una performance a metà tra lettura drammatizzata, concerto e rappresentazione drammaturgica tradizionale. Ovviamente, in consimili circostanze, sarebbe buona norma riflettere sulla durata sostenibile di una performance del genere, soprattutto quando si sceglie di mettere in scena cinque attrici negando loro, incomprensibilmente, il privilegio di fruire del benché minimo gesto o movimento; così Nadia Baldi, già interprete piuttosto monocorde, firma una regia non certo brillante, decidendo, sconsideratamente, di coordinare una lettura quasi integrale del romanzo, laddove, cosa ben nota a chi trova diletto nell’assistere ad esperienze di lettura drammatizzata, questo tipo di messinscena necessita di tempi sostanzialmente contenuti e di un grande studio della parola narrata e del suo potenziale performativo. Il risultato di un reading ben allestito dovrebbe essere quello di rivivificare ed amplificare la voce dell’autore attraverso il sapiente coordinarsi delle voci recitanti; invece l’opera di Giuseppe Patroni Griffi, di pregevole ed elaborata robustezza letteraria, esce da questa operazione inutilmente appesantita, deprivata di tutta la dirompente forza lirica ed eversiva del testo e spudoratamente schiacciata da una lettura "a loop" che, replicando all’infinito la medesima strategia di narrazione, ottunde qualsiasi velleità attrattiva della messinscena, nonostante l’ottima ed apprezzabilissima prova dei cinque bravissimi musicisti presenti sulla scena. Villa Imperiale - Napoli, 19 luglio 2008
Visto il
al Piccolo Bellini di Napoli (NA)