Musical e varietà
LA MUSICA PROVATA

La Musica Provata. Diario musicale di un narratore

La Musica Provata. Diario musicale di un narratore

"Qui sono piovute le musiche, ognuna stava in grembo a qualche nuvola. Ogni canzone è stata prima scroscio e le sue note, come gocce".

Nasce così "La musica provata", una sorta d'autobiografia musicale in cui Erri De Luca si divide tra narrazione, voce e musica accompagnato da musicisti d'eccezione: Stefano di Battista al sassofono, Roberto Pistolesi alla batteria, Daniele Sorrentino al basso e Andrea Rea al pianoforte, mentre sulle note scivola, in un crescendo di vibrazioni ed emozioni, la voce di Nicky Nicolai.

Lo spettacolo, epilogo di un più ampio progetto letterario, è una passeggiata musicale attraverso il tempo e lo spazio, la narrazione di una vita in cui si intrecciano esperienze, ricordi, aneddoti. Erri de Luca incontra il pubblico armato di parole, amato per quelle parole di cui lui stesso dice "vengono prima della musica" e dalla musica vengono esorcizzate, perdendo  il loro valore intrinseco per diventare arte.

Il titolo, quasi ossimorico, rimanda alla  musica che si incolla addosso, quella che entra a far parte del dna attraverso i legami di sangue  e diventa linfa attraverso le radici, ma la musica provata è anche una musica "trovata", spesso già contenuta nei versi di antiche poesie o in semplici parole, e allora basta solo "affinare l'udito, perfezionare l'ascolto" e la musica arriva, era già lì.

Sul palco De Luca non suona strumenti, tesse le redini di un dialogo senza filtri toccando temi delicati e a lui cari, le atrocità della guerra, il mar Mediterraneo con le sue storie di migranti e soprusi, lo stupro del territorio, l'impegno politico ed umanitario, ma anche l'amore e la passione che trasformano e danno vita a versi senza tempo. Assistiamo così alla metamorfosi di "Je te vurria vasà" in una emozionante ed esemplificativa "Je te vurria mancà… je te vurria abbastà" .

In una sorta di diario intimo che segue le linee della melodia, De Luca coinvolge il pubblico in un viaggio commovente e ironico in cui la sua poetica, accompagnata e trasformata in musica,  annuncia e denuncia, ricorda, rimanda, ma sempre infine, illumina.

Visto il 03-11-2015
al Bellini di Napoli (NA)