Prosa
LA NEBBIOSA

Pasolini e la forza evocatrice dei 'teddy boys'

Pasolini e la forza evocatrice dei 'teddy boys'

La Nebbiosa, di Pier Paolo Pasolini, non è solo la sceneggiatura di un film che non è stato mai girato, ma anche un’inchiesta – disperata e violenta – sui giovani milanesi del boom economico, i cosiddetti “teddy boys”.
Una Milano anni Cinquanta prende vita a teatro tra grattacieli, orge, botte e rivoltelle. E lo fa con incalzante ritmo rock’n’roll, scandito da una batteria, protagonista sul palco insieme agli attori Stefano Annoni e Diego Paul Galtieri, interpreti di tutti i personaggi: il Rospo, il Teppa, il Contessa, il Toni detto Elvis, Mosè, Gimkana.

L’adattamento teatrale di Paolo Trotti e dello stesso Annoni immagina che sia il Cino, “un rospetto di dieci anni”, fratello del Rospo, a raccontare, molti anni dopo, una notte di Capodanno “di sangue” che ha visto protagonisti tutti i componenti della banda e le loro vittime.

Una delle quali ammonisce proverbialmente coloro da cui  subendo inaudita e immotivata violenza: “Se continuate così, prima del nuovo giorno uno di voi andrà al Creatore”. Monito che viene ripetuto da un giovane intellettuale, ben vestito, dai modi garbati, che viene prelevato in macchina dalla banda e condotto in una strada appartata, dove subisce ogni tipo di violenza e umiliazione. Nella sofferenza di quest’ultimo  – e nell’interpretazione fortemente evocatrice di tutti i personaggi, vittime e carnefici,  interpretati da Annoni e Galtieri – si può distintamente riconoscere la “voce” del pensiero pasoliniano.

Fatalmente, al termine di questa “notte di sangue”, il Teppa resterà a terra, senza vita, raggiunto da un colpo di rivoltella esploso per sbaglio.

E il Cino si ritrova adulto, gestore di un night club ormai poco frequentato, dove però ogni sera si esibiscono ospiti speciali come Miss Sophie Champagne. E’ il momento di un'ultima canzone. E la batteria è sempre là, a tenere il tempo.
Sullo sfondo, un telo bianco dietro il quale si può ancora immaginare con naturalezza quella Milano dominata dal Pirellone e dalla torre Galfa.

Visto il 08-02-2017
al Franco Parenti - Sala 3 di Milano (MI)