Prosa
LA SCUOLA

Oltre a Silvio Orlando, un cast da 10 e lode per La scuola di Starnone e Luchetti

La scuola
La scuola © Massimo Palamenghi

Non c'è solo Silvio Orlando, colui che nel 1992 – la commedia allora si intitolava Sottobanco - diede corpo e anima al professore Cozzolino in questo nuovo allestimento di ”La scuola”, testo teatrale e poi cinematografico che Domenico Starnone ha ricalcato dalla sua esperienza di insegnante di italiano.

Ci sono i volti noti al grande pubblico della tv e alla grande platea del teatro italiano, ci sono Vittoria Belvedere, Roberto Citran, Antonio Petrocelli, Vittorio Ciorcalo e Maria Laura Rondanini e sono diretti ancora da Daniele Luchetti, regista dell'esordio e anche del film di quello che è poi diventato un cult dello spettacolo italiano. Ci sono preside e professori che hanno elargito a tutto il pubblico una interpretazione di grande bravura, brillante, divertente e di un realismo impressionante.

Dal 1992 ad oggi La scuola rimane la stessa

I professori della IV D si riuniscono per lo scrutinio finale, per le decretare le sentenze scolastiche di una classe delle superiori di un istituto tecnico-professionale: scuola popolare, scuola da cui non esce e non uscirà mai un genio da ricordare o da cui essere ricordati, grande rimpianto e frustrazione del professore di francese Mortillaro/Nobile.


Però non sono gli studenti al centro della rappresentazione quanto i professori con le loro paturnie e la loro insoddisfazione personale oltre che professionale, in una galleria di caratteri veritieri, tra cui si distingue Cozzolino/Orlando: professore di lettere che mostra i postumi di una ferita al petto causata da un lacrimogeno durante una manifestazione degli anni della contestazione studentesca, medaglia ormai senza alcun valore.

In una grande intensità di dialoghi e fra le narrazioni di vicende più o meno scolastiche, il corpo docente si rivela capace di esilaranti situazioni e si trasforma involontariamente in un insieme di grandissima comicità, una comicità spesso colta e arguta.

La Scuola e la scarsa reputazione degli studenti

E poi ci sono loro, gli studenti con i loro problemi di gioventù, con le loro ragazzate e con le loro sconsideratezze che emergono dalle narrazioni episodiche dei professori; aneddoti e giudizi da trasformare in voti, carriere scolastiche e vicende personali da trasformare in un promosso o bocciato. Sono gli studenti delle scuole di periferia, degli istituti superiori che per i più sono parcheggi in attesa di un lavoro qualsiasi, quelle scuole dove uno studente da 8 sembra assolutamente anormale e fuori luogo, quelle scuole dove sono in troppi gli studenti che si affinano in tutt'altro che le materie di insegnamento e in classe si esercitano in altri compiti, come per esempio fa Cardini che si allena a fare la mosca.

L'indulgenza della comprensione

E' il professore Cozzolino, l'idealista ed ex sessantottino Silvio Orlando, che lotta affinché si riesca a salvarne il più possibile, a difendere gli alunni, i suoi alunni, dai giudizi quasi vendicativi degli insegnanti, rancorosi nei confronti della società e degli studenti, seppur spesso a ragione.

E' sempre lo stesso professore, con la nuova alleata e innamorata professoressa Baccalauro, che intravede negli stessi esercizi della mosca la volontà dello studente di realizzarsi in qualcosa, di migliorarsi, di raggiungere un traguardo. E il professore lo dimostra: si lancia letteralmente in un volo che non ha nulla di pindarico, in una poetica esaltazione dell'avvicinamento all'obiettivo, allo scopo, nel cammino o meglio ancora nel volo verso la meta. Ma i numeri sono numeri e Cardini la mosca è bocciato. Promosso a pieni voti è invece lo spettacolo, ottimo e applauditissimo.

Visto il 21-04-2018
al Pirandello di Agrigento (AG)