Comico
LA SIGNORINA MARGHERITA

“Qual è la ragione per la qua…

“Qual è la ragione per la qua…
“Qual è la ragione per la quale siete obbligati a venire qui, anche senza volerlo, bambini?”. Siamo una classe, di quinta elementare: gli spettatori sono il pubblico giovane e incosciente di bambini al quale si rivolge direttamente la signorina Margherita, l’insegnante. “La signorina Margherita”, del giovane autore brasiliano Roberto Athayde, nella versione della compagnia Soggetti Smarriti, con la regia di Beatrice Di Bari, è andato in scena per due serate (e ne avrebbe meritate di più) al Libero di Milano. Uno spettacolo comico, divertente, semplice, a tratti grottesco, ma profondamente tragico in quello che, con il sorriso sulle labbra, viene detto. Il potere dell’istruzione, la sottomissione dei popoli e delle nazioni tramite il controllo dell’informazione e della cultura. Un testo che denuncia tutti i poteri abusivi, familiari, professionali e politici, tentando di risvegliare le coscienze con la comicità. In scena sei attrici (il testo originale è invece un monologo): troviamo la signorina Margherita, impetuosa, straripante, energica, un po’ toccata, sdoppiata tra ciò che deve dire e ciò che vorrebbe dire, per metterci in guardia, per insegnarci davvero a vivere, a sopravvivere forse; poi c’è la direttrice della scuola, donna severa e dispotica, rigidamente ridicola, inquietante e falsa e le sue quattro bidelle, cantanti e burattine, contorno comico di grande efficacia. Una lezione, quella della signorina Margherita, che spazia dalla biologia alla matematica, alla storia, raccontando grandi verità che è scomodo sentire. Qual è la base della matematica? La divisione. Che a sua volta è alla base di tutte le società: c’è chi ha e chi non ha, chi sa e chi non sa, ed è esclusivamente una questione di prepotenza. La verità della storia? Che tutti gli uomini vogliono comandare su tutti gli altri! Quella della biologia? Che siamo nati senza essere stati consultati, che nel mezzo viviamo il “bello” del mondo e che alla fine moriamo: tutto prepara al gran finale della biologia! E così assistiamo, tra merende - distribuite allegramente dalle bidelle sulle note di “La patatina” - e interrogazioni - quanto mangeranno 35 fratelli con 12 banane? La risposta è, ovviamente, che il più prepotente ne mangerà 8, il secondo più prepotente le restanti, e gli altri resteranno a bocca asciutta…) – a un turbinio di immagini e frasi accennate, rabbie represse per come funzionano le cose, accenni timidi ai fatti e esilaranti intrusioni sessuali. Il tutto condito da divertenti stacchi musicali coreografati (le scelte musicali, assolutamente indovinate, ci riportano alle canzoni melodiche italiane degli anni ’60 che non possono non far sorridere), che culminano nell’inno che ci insegna la direttrice, mutuato dal ben noto ritmo dei marines: “Imparare per insegnar, insegnare per comandar, insegnare per soffocar”. Per il gran finale: la signorina Margherita, troppo esuberante per i canoni dell’insegnamento e troppo volenterosa e onesta nello spiegarci la verità, viene fatta fuori. Semplicemente. Improvvisamente. La direttrice ci guarda, fissi: “Voi non direte niente, siete impotenti e io lo so. Vi aiuto a non avere niente da dire. E sarete così, completamente inespressivi e felici”. Così finisce il testo di Athayde. Questa messa in scena lascia invece aperta una possibilità. Dal pubblico si alza la regista stessa e si butta sulla scena: “Non può, non può finire così”. E il disco ricomincia: “Sono la signorina Margherita, la vostra nuova insegnante…”. Un finale che apre uno spiraglio di speranza nell’idea della resistenza, della perseveranza e della non arrendevolezza a questa situazione, e allo stesso tempo, indirettamente, condanna la storia a ripetersi e coloro che vogliono cambiare il corso delle cose ad essere sconfitti. Uno spettacolo intelligente e ironico, costruito sull’abilità comica delle attrici, ognuna perfetta nel proprio ruolo, che speriamo di ritrovare in cartellone anche nella prossima stagione. Per ragionare ancora. Per imparare ancora. “La signorina Margherita” visto al Teatro Libero di Milano il 19 giugno 2009 andato in scena il 18 e 19 giugno 2009
Visto il
al Libero di Milano (MI)