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LA SIRENA

Zingaretti legge, interpreta, da voce e corpo ad una storia intensa

Luca Zingaretti
Luca Zingaretti

Zingaretti legge, interpreta, da voce e corpo ad una storia intensa, fatta di sussurri, grida, pensieri ad alta voce: un giornalista che incontra un vecchio professore, un intellettuale esperto di arte antica. La recensione dello spettacolo.

Un racconto a una voce accompagnato dalla musica di una fisarmonica. Suoni, colori, sfumature, che rimandano al profondo sud. Ma non è quello di Montalbano.

Zingaretti legge, interpreta, da voce e corpo ad una storia intensa, fatta di sussurri, grida, pensieri ad alta voce: un giornalista che incontra un vecchio professore, un intellettuale esperto di arte antica, e i due si scambiano opinioni, confidenze, due mondi a confronto si incontrano/scontrano. Da sottofondo, come tema latente, l'amore, l'amore carnale, passionale, per le donne, ma anche platonico e impossibile per una donna che umana non è, la Sirena appunto, quella raccontata dal professore. E l'amore per la vita, in attesa della morte.

Se pur breve, l'esibizione di Luca Zingaretti è risultata convincente, a tratti emozionante, grazie alla sua capacità di comunicare, modulando gesti e voce, in modo da far sentire lo spettatore presente all'interno del racconto. Lighea ( da cui "La sirena" è tratto ) è un racconto fantastico scritto da Tomasi di Lampedusa proprio poco prima della morte, e porta con sè il carico di pesantezza di vivere di un uomo malato: la sirena può liberarlo dalla sofferenza, con le sue parole sussurrate, che lo rapiscono.

Il narratore è duplice: dapprima il giornalista, poi, nella memoria della Sirena, il vecchio professiore. E' come se li evdessimo entrambi raccontare le proprie storie, ma sul palco vi è solo un uomo, che si fa messaggero/ corpo portatore della novella. E ci riesce. Forse come molti spettatori avrei auspicato una durata maggiore. Confido nella prossima lettura/ spettacolo.

Visto il 24-02-2008
al Del Giglio di Lucca (LU)