Approda a Napoli (alla sala del Piccolo Bellini), con il loro ultimo lavoro - La società – Tre atti di umana commedia, la Compagnia MusellaMazzarelli. Una buona occasione (offerta dalla vivace programmazione quest’anno proposta dal Bellini) per ridestare almeno per una sera, dal triste torpore nel quale si trova a sopravvivere, la proposta teatrale partenopea.
La commedia in tre atti di cui Paolo Mazzarelli e Lino Musella sono autori, registi e protagonisti (insieme a Laura Graziosi e Fabio Monti) è la prova che gli elucubratori sperimentalismi, che spesso tormentano il più che paziente pubblico, ovvero i più che frequenti, inadeguati e poco ispirati, adattamenti dei grandi classici, sono con disinvoltura smarcati da un’arte scenica diretta che, con sapienza, coinvolga il pubblico nel suo flusso narrativo.
La società è la vicenda di tre amici e di una donna straniera che si trovano a dover gestire un locale lasciato loro in eredità dallo zio di uno di loro. Gli ideali, l’amicizia, il sogno di una gestione condivisa, passione che un tempo li aveva infiammati, col passare degli anni si attenuano. L’età, la crescita delle singole individualità e degli interessi privatistici, li condurranno a scontrarsi irrimediabilmente finché il dissidio generato brucerà tutto e tutti. Uno sviluppo drammaturgico semplice ed efficace che individua in questo piccolo gruppo sociale l’allegorica sineddoche dei mali che affliggono da sempre l’umanità nel suo insieme. Un’eterna idiosincrasia che porta l’individuo ad essere in lotta con sé stesso, scisso com’è tra la propria natura di animale sociale e la spiccata individualità legata al suo intelletto.
Anche se non si raggiunge con convinzione il giusto climax drammatico, il mix di tragedia e comicità caustica è sempre ben calibrato, mirato e coinvolgente; capace di metter in luce le qualità interpretative dei quattro protagonisti. Asciutta ed al contempo sapiente la messa in scena. Più che indovinato il cambio di scena che ridefinisce gli spazi del terzo atto (dove si incontrano i quattro personaggi all’inizio della vicenda nel locale devastato da un incendio): il semplice abbassamento delle luci ed il sollevamento di parte del rivestimento del palco che fa cadere alcuni arredi della scena precedente, creano una diversa dimensione spaziale,temporale ed emotiva. Un terzo atto strutturato come flash-back con la misura e la forza di un giusto epilogo, dettano le cifre di un’opera di innegabile valore.