Lirica
LA TRAVIATA

I giovani allo specchio

I giovani allo specchio

E' rimasta giustamente celebre la Traviata dello Sferisterio che debuttò nel 1992, produzione Svoboda-Brockhaus (scenografo-regista) vincitrice del premio Abbiati, della quale la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi ha provveduto a realizzare una versione ridotta.
Lo spettacolo sembra essersi “sciapito” nei vari passaggi e anni; inoltre i nuovi fondali (caratteristica della messa in scena, stesi sul palcoscenico e riflessi nel grande specchio inclinato che chiude la scena e dove il pubblico, nel finale, vede se stesso) sono più brutti di quelli originali, una sorta di fumettoni naif dai colori e dalle immagini grossolane. Così anche i costumi di Giancarlo Colis, non gli stessi dello Sferisterio: molti veli per Violetta e Flora, un gioco di trasparenze che rende esplicito il loro mestiere ma che fa perdere la raffinatezza e la ricercatezza dell'originale. Poco rilevanti le coreografie di Susanna Giarola, precise le luci di Fabrizio Gobbi.

Irina Dubrovskaja, a due anni di distanza dalla precedente Traviata in cui la ascoltammo (Ravenna festival), ha confermato la sua bella voce, migliorando la dizione e le sfumature drammatiche, per cui la sua prova è rilevante. Non così l'Alfredo di Deniz Leone, debole e sfocato. Corretto, ma con pochi colori, il Germont di Stefano Antonucci. Letizia Del Magro è una procace Flora che non lascia dubbi sulla sua professione. Nei ruoli di contorno Raffaela Zanardi (Annina), Mario Bolognesi (Gastone), Claudio Ottino (Douphol), Paolo Maria Orecchia (D'Obigny), Matias Tosi (Grenvil). Con loro Alfredo Borroni, Antonio Mannarino e Loris Purpura.

Fabrizio Maria Carminati ha diretto l'orchestra con poche morbidezze, privilegiando tempi a momenti allargati forse per una maggiore cura delle voci. Nessuna difficoltà per il coro.

Teatro pieno di ragazzi delle scuole medie inferiori, praticamente una recita riservata a loro. Da registrare che i ragazzi hanno seguito con attenzione e silenzio tutto lo spettacolo, per poi però esplodere nel momento finale (e più drammatico), quando si sono visti riflessi nello specchio sollevatosi al momento della morte di Violetta.
Moltissimi applausi. Ci rende lieti il tornare alla programmazione del teatro Carlo Felice dopo i giorni difficili, in attesa della stagione 2011.

Visto il
al Carlo Felice di Genova (GE)