Un lavoro impegnativo sia per gli interpreti che per il pubblico , riuscito nell’intento e nell’effetto.
Una cruda sintesi di una sera a teatro che non lascia spazio a mezzi termini : entusiasmo o sonore dormite.
Cominciamo dalle dolenti note : 3 ore e 15 minuti di spettacolo con un solo intervallo , forse non ci siamo più abituati , inoltre non sempre i dialoghi degli attori sono perfettamente udibili in sala.
Il regista ha ridotto i testi dell’opera originale cercando inoltre una attualizzazione scenica non perfettamente riuscita nel susseguirsi delle ambientazioni ancora settecentesche della prima commedia per poi immergersi in una atmosfera anni 70’ nella seconda ed in una “ nera “ attualità nella terza .
Molto efficace invece il cast degli attori : Lello Arena ha messo in mostra la propria innata vena comica in particolare nella prima parte della Trilogia , Gaia Aprea ha sottolineato con una vivace interpretazione la solarità di Giacinta delle Smanie e la sua disperazione cupa nel Ritorno ed inoltre Enzo Turrin ha dato spessore e saggezza a Paolino , il cameriere di Leonardo.
In definitiva nella Trilogia troviamo un utile studio della drammaturgia goldoniana che raggiunge l’obbiettivo di collegare in modo intelligente le commedie Avventure e Ritorno , poco conosciute , con le Smanie la commedia più nota al pubblico , permettendo così di apprezzare la comicità motoria e ritmica del Goldoni comico che pian piano degrada nel patetico e dolente .
Molto apprezzato e ben riuscito il gioco di sipari e tende che si alzano e si abbassano in continuazione ondeggiando sulle note evocative di Tenco, Lauzi e Paoli.
Tanti giovani ed intere scolaresche tra il pubblico : il teatro è vivo.
Teatro Goldoni Livorno - Spettacolo del 27.02.2007
Visto il
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Nuovo Giovanni da Udine
di Udine
(UD)