Si apre la scena su questo nuovo allestimento de "La Vedova scaltra" di Carlo Goldoni realizzato dal regista ed attore Emanuele Barresi con "una pioggia di colori" sullo spettatore dovuto più che alla scenografia, spartana quel tanto da essere funzionale alla commedia, alla brillantezza cromatica dei bellissimi vestiti ideati da Adelia Apostolica e realizzati artigianalmente.
Un testo asciutto, quasi frugale, dove però si arriva con efficacia al fulcro del problema:la bella Rosaura ( Debora Caprioglio) deve scegliere il miglior partito per sé e per la sorella Eleonora (Eleonora Zacchi). Impegno, buon senso e sagacia ce li mette con brio Marionette, la domestica di Rosaura, interpretata dalla brava Daniela Morozzi che valorizza un adattamento snello e "frizzante".
quattro maschietti, destinati dal Goldoni a fare la parte "dei fessi" per valorizzare il ruolo femminile (siamo nel '700, ma pare ieri!), sono il francese Monsieur Le Blau interpretato da Emanuele Barresi che ha curato il proprio personaggio con intensità espressiva nella mimica e nel linguaggio (eccezionale il modo di camminare), lo spagnolo Don Alvaro De Castiglia con un intenso e convincente Fabrizio Brandi, l'inglese Milord Runebif proposto da Riccardo De Francesca e l'italiano Conte di Monte Nero con un Michele Crestacci bravo a sostenere un personaggio meno "maschera" rispetto agli altri.E Rosaura? L'astuta cameriera de"La donna di garbo", dopo avere ereditato tutto dal defunto anziano marito, in questo successivo lavoro di Goldoni, ora ricca e padrona, sembra essere "la preda" di conquista dei quattro "baldi pretendenti", ma la bravissima Debora Caprioglio riesce a trasmettere l'elemento essenziale del messaggio goldoniano:"a scegliere sono io!".
Uno spettacolo gradevole pervaso di quella sapiente saggezza che la Compagnia degli Onesti ha proposto agli spettatori con un ritmo brillante e divertente tanto che il pubblico ha più volte apprezzato con scroscianti applausi durante ed alla fine della messa in scena.