Prosa
LA VITA E' SOGNO

"La vita è sogno" è un'opera …

"La vita è sogno" è un'opera …
"La vita è sogno" è un'opera ricca di simbolismo e di interrogativi. Più o meno attuali, nella trama quello che prevale è l'interrogativo morale di un padre nei confronti di una vita rubata al proprio figlio. Per un eccesso di zelo o semplicemente per ignoranza, Re Basilio decide di rinchiudere il suo erede Sigismondo in una torre, escludendolo dal mondo esterno perché i suoi calcoli astrologici annunciano che si rivelerà un pessimo governante. Questa decisione così pesante induce il Re a ritornare sui suoi passi e lo spinge a dare a Sigismondo una opportunità: se saprà dimostrare di essere un buon sovrano prenderà il suo posto, altrimenti, con l'inganno del sogno, ritornerà nella sua prigione. Si intrecciano altri polveroni morali quali l'abbandono della figlia da parte del fedele Clotaldo e l'onore violato di Rosaura da parte di Astolfo. Questi conflitti sono accompagnati dal suono delle catene di Sigismondo, che cade e si rialza continuamente, rappresentante l'indole dell'uomo che cerca sempre di dominare la vita. Benchè l'opera sia ricca di spunti di riflessione e interessante agli occhi di un regista, sarebbe da avvicinare senza presunzione, coscienti del fatto che una simbologia fisica e morale così complessa possa essere gestita da mani indiscutibilmente esperte. Pierluigi Freddi ha avuto delle buone intuizioni e questo è indiscusso. Ha il merito di aver captato che dietro un testo simile si celi un mondo favoloso da scoprire. Purtroppo il suo volo è stato icarico e non ha sortito effetti soddisfacenti. Il testo, anche se limato e ridotto, è troppo lungo da proporre in un solo tempo scenico. L'unico personaggio che ha avuto spessore è Clarino (Ernesto De Stefano), simpatico e sicuro nei movimenti. Ma non basta. Il Sigismondo interpretato da Freddi è oltre il sogno, ma piuttosto acerbo (Freddi lo preferisco in regia). Rosaura (Francesca Frascà) non è sufficentemente motivata nel vendicare l'onore e si perde facilmente tra i suoni delle catene, le spade e le dame di corte. Mi sarebbe tanto piaciuto perdermi in atmosfere da mille ed una notte e deliri fiabeschi, il teatro lo consente. Peccato per l'occasione mancata. TEATRO SALA UNO - ROMA Replica del 27 Marzo 2009 Dal 24 Marzo al 5 Aprile 2009
Visto il
al Sala Uno di Roma (RM)