Patrick Rossi Gastaldi dirige e porta in scena dall’11 al 30 Gennaio 2011 al Teatro Quirino di Roma “L’appartamento” di Billy Wilder, vivacizzandolo ed esaltando gli aspetti più brillanti del testo ed il lato comico della vicenda e di ciascun personaggio e tendendo invece a smussarne i momenti drammatici. Il regista mostra grande sensibilità nella rilettura di questo classico della commedia americana e conduce con delicatezza lo svolgersi dell’azione, avvalendosi di un cast davvero eccezionale.
Massimo Dapporto riesce a fornirci una sua versione di C.C. “Bud” Buxter, detto Ciccibello, caratterizzandolo e rendendolo irresistibile e dolce. Benedica Boccoli nei panni della ragazza dell’ascensore Fran Kubelik, attinge alla sua innata simpatia e risulta al contempo scherzosa ed indifesa, autoironica e fragile. Entrambi sono accomunati, anche quando delusi dalle circostanze compiono inaspettatamente i gesti più estremi, da una positività trascinante che consente loro di portare una ventata di leggerezza e divertimento mentre si consolano.
Ma oltre alla coppia protagonista, ogni personaggio ha un’identità unica ed accattivante, dal Direttore J.D. Sheldrake (Riccardo Maria Tarci) che spezza il cuore di tante amanti, al medico vicino di casa di Cicci (Riccardo Peroni) coi suoi brevi ed efficaci interventi, a quello più esasperato della segretaria (Rossana Bonafede)
Uno dei punti di forza dello spettacolo è indubbiamente la scenografia; il palco mobile del Quirino si presta perfettamente, infatti, a suggerire le diverse ambientazioni interne – il famigerato appartamento, l’ufficio la cui finestra/velo lascia intravedere sullo sfondo le altre finestre degli uffici distribuiti su numerosi piani del grande palazzo, l’ascensore dove troviamo immancabile Fran e i bar o le panchine di turno dove transitano occasionalmente i protagonisti. Ogni cambio di scena, poi, è accompagnato da una sorta di stacchetto musicale, il tutto ad accentuare il continuo e disordinato muoversi dei personaggi, in cerca di una loro collocazione nel lavoro, nella società o nelle vicende amorose. Ma preziosi sono anche i silenzi, in una narrazione tanto attuale di solitudini e amori non corrisposti che col suo lieto fine lascia speranza e soddisfazione anche allo spettatore.