Ancona, PalaRossini, Laura Pausini “Resta in ascolto tour 2005”
IMPOSSIBILE NON RESTARE IN ASCOLTO
Il nuovo tour di Laura Pausini, che si chiama “Resta in ascolto”, come l’ultimo, vendutissimo, CD, ha fatto tappa ad Ancona, grazie al Comune dorico e ad Anno Zero, nel PalaRossini, ovviamente strapieno.
Laura Pausini è riuscita ad arrivare al successo giovanissima e da anni riempie i palasport in Italia e nel mondo. Quello che di lei conquista è la forza della semplicità, la capacità di essere se stessa, semplicemente, una ragazza normale, con i piedi per terra e tanta voglia di lavorare, seriamente e professionalmente. Laura è la ragazza che abita nella porta accanto, che non ha necessità di sbandierare niente di sensazionale per essere qualcuno, anzi essendo qualcuno poiché è se stessa, una come noi.
Il palcoscenico è coperto da un grande sipario nero (con su lo sponsor del tour, Barilla), che poi cade all’improvviso, sulle prime note. Laura si è presentata al suo pubblico, migliaia di persone, puntualissima alle 21, vestita Armani (come la sua band), pantaloni neri con banda argento luccicante ai lati, camicia bianca con gemelli ai polsi, gilet e cravatta neri. Ha iniziato con i grandi successi, che non passano mai di moda, che non ci si stanca mai di sentire: “Emergenza d’amore”, “Fidati di me”, “La mia risposta” (con alcuni versi in spagnolo, perché “Mi respuesta” è uno hit da anni in America latina), “Non c’è”.
A seguire, dal nuovo lavoro, “Vivimi”, canzone struggente che per lei ha scritto Biagio Antonacci: Laura canta seduta, un poco in ombra, le immagini del video scorrono dietro su un grande pannello che poi si scomporrà in altri più piccoli, rimane in canotta nera e indica il cuore. È un momento che va dritto al cuore di tutti, il pubblico è in visibilio: “non ho bisogno più di niente adesso che mi illumini d’amore immenso fuori e dentro, (…) credimi e vedrai non finirà mai”.
Poi, sempre dal nuovo cd, la canzone che per lei ha scritto Madonna: Laura canta scalza, seduta su un cubo nero coperto di strass. Le canzoni si susseguono, vecchie e nuove, alternate alle parole di Laura, che racconta la genesi della canzone che dodici anni fa la portò al successo, “La solitudine”. Ancora il presente, la splendida “Benedetta passione”, che per lei ha scritto Vasco Rossi, con una coda a sorpresa, il mix con “Ogni volta”, storico pezzo di Vasco, “ogni volta che rimando tutto a domani…”.
Il ritmo del concerto rallenta, Laura, accompagnata dal solo pianoforte, vestita con un gilet celeste, si rivolge alle persone che sono cresciute con lei, che sono cresciute con le sue canzoni. Racconta che ci sono dei brani che oggi non la esprimono più, che appartengono a un altro tempo, a un’altra età, a cui però è molto legata perché l’hanno portata dov’è oggi e comunque sono testimonianze del suo passato. Canta “Strani amori” e “Il mondo che vorrei”, lasciandosi andare alle parole: “non abbiate paura di giudicare la pace, vergogniamoci tutti di tutte le guerre, io non posso giustificare un uomo che uccide un bambino o un’altra persona, non ci credo, non sono qui per insegnare niente a nessuno, ma io alla guerra non ci credo”.
Si riprende con una nuova forza, “Il tuo nome in maiuscolo”, poi Laura si va a cambiare e il grande display trasmette il video di “Resta in ascolto”, prima la versione dance in spagnolo (registrata), poi live con la band in versione italiana, l’hit single dell’omonimo lavoro. Il pavimento del palcoscenico sale e Laura è vestita di rosso e jeans, un boato del pubblico.
I momenti dance si alternano ad altri più intimi, Laura saluta un’amica di Ancona che vive un momento di difficoltà, si augura che le canzoni la aiutino. Ci racconta che è difficile cantare una canzone che ricorda un momento di dolore, ci invita a non permettere a nessuno di farci del male, ci dice: “Provateci, non abbiate paura degli altri, non permettete mai a nessuno di farvi del male”. Poi canta “Tra te e il mare”. Altre canzoni, tra cui “Surrender”, le ultime prima dei bis, cantati in t-shirt con la sua faccia, da ultima “E ritorno da te”.
Laura è una grande, perché riesce a parlare contemporaneamente ai miei vicini (che non sono di certo giovanissimi), a me e alle mie nipotine, Francesca e Giulia, che hanno dieci e sette anni, che si divertono come non mai e cantano a squarciagola tutte le canzoni, come me, come tutti. La forza di Laura arriva a tutti e conquista tutti. Due ore di straordinario spettacolo, Laura è generosa, altruista, semplice, piena di forza, voce splendida. Laura che coinvolge ed emoziona. Le atmosfere cambiano, canzone dopo canzone, un mondo dietro l’altro nello stesso mondo, il mondo di Laura Pausini, che, per me, è la più grande di tutti.
FRANCESCO RAPACCIONI
Laura Pausini Resta in ascolto tour 2005, visto in Ancona, PalaRossini, il 17 febbraio 2005.
Visto il
al
Unipol Forum (ex Mediolanum Forum)
di Assago
(MI)