Macerata, teatro Lauro Rossi,…

Macerata, teatro Lauro Rossi,…
Macerata, teatro Lauro Rossi, “Le bel indifférent” di Marco Tutino e "Les Mamelles de Tirésias" di Francis Poulenc LA VITA E' IRONIA E SOLITUDINE Encomiabile scelta del direttore artistico Katia Ricciarelli di aprire la stagione con l’insolito dittico, il primo titolo in prima esecuzione assoluta, il secondo in nuovo allestimento, rappresentati in sequenza senza intervallo, il primo elogio della incomunicabilità e del supplizio infernale e diuturno di chi è innamorato, il secondo della capacità dell’ironia di superare barriere ma anche di tornare umilmente sui propri passi. Merito di un buon cast e ancor più dell’allestimento di Pier Luigi Pizzi. Giocando sui colori della barriera francese, il Maestro ha creato una scatola di metallo e specchio in cui trovano ottima collocazione le due piéces, tra il gelo del bell’indifferente e la surrealità giocosa e fumettistica delle tette di Tiresia che volano via come palloncini. In apertura una straordinaria Monica Bacelli mostra perfettamente i gesti dell’impazienza e dell’attesa, la luce è algida, lo sfondo blu evidenziatore. La musica di Tutino è cupa e scura, dominano i violoncelli, gli archi sono saettanti, l’oboe solitario emerge sulle tube. Il senso di catastrofe incombente lascia il posto a quello dell’amore infelice, altrettanto catastrofico, sulle splendide parole di Cocteau. Nella seconda parte la virata verso il biancorossoblu, tre colori per scelte scenotecniche simmetriche e dal sapore caricaturale, con la abilità di Pizzi che, solo, è capace di trasformare una “operina” (questo non è il Poulenc dei “Dialoghi delle carmelitane”) in un allestimento di cui parlare a lungo. Merito anche del notevole cast, su cui spiccavano Luca Canonici, Alfonso Antoniozzi e Elena Rossi (chiamati dal regista anche ad ardue prove attoriali e tersicoree) e della misurata e versatile orchestra dell’Opera di Stato di Praga diretta dal giovane e talentuoso Guillaume Tourniaire. Visto a Macerata, teatro Lauro Rossi, il 17 luglio 2005 FRANCESCO RAPACCIONI