Con Le donne di Picasso Milena Vukotic torna a confrontarsi con una serie di monologhi, scritti da Brian Mc Avera, che aveva già portato in scena nel 2001, sempre per la regia di Terry d'Alfonso.
Una scena spoglia, con la sola eccezione di un baule bianco, un velo che funge da schermo di proiezione, alcune parti del monologo registrate su nastro magnetico, alcune immagini videoproiettate che ritraggono l'attrice danzare e volteggiare, costituiscono gli unici ausili sui quali Milena Vukotic può contare per interpretare due delle otto donne che Mc Avera ha ritratto nella raccolta di monologhi.
Anche per questa nuovo allestimento l'impostazione dello spettacolo rimane pressoché invariato con una new entry, un terzo monologo interpretato dalla giovane Margot Sikabony.
Tre le donne di Picasso portate in scena, Olga Koklova la prima moglie di Picasso, Marie-Thérèse Walter, che diventa sua amante a soli 18 anni (Picasso ne ha già 46) e Jacqueline Roque che Picasso incontra nel 1952 quando lei ha 25 anni e lui 71 e che resteranno insieme fino alla morte di Picasso, avvenuta nel 1973. Jacqueline morirà, suicida, 13 anni dopo.
Donne eccessive, tutte caratterizzate, pur nella differenza delle rispettive personalità, da una furia mistica per essere al contempo muse ispiratrici, amanti, amate, e tradite, da Picasso. Sorprende nel testo di Mc Avera il punto di vista squisitamente maschile che riduce la complessità di queste donne al loro essere le donne di Picasso, che rivendicano tutte e tre, almeno sulla scena, di essere state le uniche che Picasso abbia davvero amato, in una rivalità tra donne che è molto più nella mente maschile - se non maschilista - dell'autore che nella realtà dei fatti.
Picasso ne esce fuori come un uomo di enorme fascino che subisce, quasi, la petulanza di queste donne che pretendono l'amore eterno, lui, genio del secolo, sprecato a soffermarsi solo su una delle tante sue tante muse. Quasi che la vera vittima sia l'uomo Picasso che le donne le ha sedotte, tradite e dalle quali ha avuto tanti figli e che ha spesso trattato come sue proprietà (almeno stando ai pareri rilasciati da varie biografie scritte dalle dirette interessate).
Un testo che pur avendo a disposizione un materiale narrativo magnifico fa delle donne di Picasso dei fantasmi (letteralmente, le tre figure presentandosi al pubblico proprio come fantasmi delle tre donne ormai morte) la cui presenza corrobora l'aura di genio dell'artista che è riuscito a dipingere i suoi capolavori malgrado queste donne ingombranti, fanatiche e irrazionalmente gelose.
Milena Vukotic ritorna ai personaggi interpretati 10 anni fa con la stessa identica verve (tanto che le immagini proiettate, riprese nel 2001, possono essere impiegate ancora oggi senza che si noti alcuna differenza), riuscendo a interpretare due personaggi totalmente diversi a partire dalla forza spirituale che li agita e li sostiene con una bravura che travalica la tecnica dell'attore e si rifà direttamente all'animo dell'interprete.
Brava anche Margot Sikabony che interpreta Marie-Thérèse Walterche.
Le donne di Picasso oltre ad essere uno spettacolo impeccabile nella recitazione si fregia, in questo nuovo allestimento, di un ospite, in voce e immagini, d'eccezione come Giorgio Albertazzi che, fresco del successo recente del suo ultimo spettacolo dedicato al grande pittore, interpreta Picasso, declamando brani di qualche lettera alle sue amate.
Uno spettacolo elegante e godibilissimo pur nei limiti di un testo che simpatizza per l'uomo e non per le donne, che sa ritrarre con decisione, ma con poco amore per il femminile, che solo la grandezza delle sue interpreti restituisce loro quell'umanità che nel testo è trasfigurata da una visione poco attenta ai diritti delle donne, senza che il suo autore abbia nemmeno l'attenuante dell'età visto che a differenza di Picasso, non è un uomo dell'800.
Uno spettacolo da vedere per le due interpreti e per la regia che guida con disinvoltura le sue interpreti in un'atmosfera onirica di sofisticata rarefazione.
Dopo le due sere al Ghione, lo spettacolo torna in scena dal 7 al 9 ottobre al teatro Manzoni di Ostia.
Prosa
LE DONNE DI PICASSO
Ma le donne sono molto di più
Visto il
01-10-2011
al
Ghione
di Roma
(RM)