Prosa
DIARIO PERPLESSO DI UN INCERTO

Le donne e il matrimonio

Le donne e il matrimonio
Errare è umano, perseverare è diabolico… Il sipario del teatro Sistina è ancora chiuso e Maurizio Battista racconta lo spettacolo, si confida con il pubblico e rivela che il suo primo matrimonio è stato uno sbaglio, ma ha fallito di nuovo risposandosi. In realtà il prologo fa parte della commedia e il mattatore coinvolge gli spettatori con battute esilaranti, dove non manca la satira sull'emergenza neve che ha colpito Roma, con tutto ciò che ne ha conseguito. Se fare ridere è un'arte, Battista conosce bene il suo mestiere e in un momento storico di crisi profonda in cui c'è poco da ridere, lui è veramente un'artista da 10 e lode! Si apre il sipario, comincia lo spettacolo. La scenografia è degna del Sistina, sembra di stare veramente in chiesa, il palcoscenico è l'altare, dove si celebra il matrimonio, gli spettatori sono gli invitati alle nozze. La sposa tarda ad arrivare e lo sposo ne approfitta per raccontare alcune delle sue vicende stravaganti con donne improbabili e particolari. A questo punto lo show decolla e le risate non mancano, tra storie spassose documentate persino da foto ricordo. Il mio secondo matrimonio diventa un pretesto per descrivere con sarcasmo e ironia la vita di coppia, passando sui terreni minati delle comuni angosce e debolezze umane, con un tributo speciale alla grande nemica, la solitudine, che si tenta di soppiantare con i moderni social network, come per esempio Facebook, che ormai è diventato il mezzo più utilizzato da tutti per conoscere e comunicare con gli altri. Con tutti i suoi pregi e difetti, spiega l'attore, è meglio vivere e soprattutto morire con una donna accanto piuttosto che da soli, con tanta amarezza. La romanità di Battista si fa sentire, con la vivacità e spontaneità che lo caratterizzano, e a volte può non piacere, soprattutto per chi non è romano, parole ed espressioni dialettali, gestualità appariscente, ma comunque è e rimane un artista indiscutibilmente grandioso. Come sempre quindi si riderà di cuore, di stomaco ma anche di un riso amaro, fino ad uno scintillante finale con tanto di corpo di ballo.
Visto il 15-02-2012