Ridere di gusto è l’imperativo categorico che regna al teatro Cilea di Napoli. Peppe Barra e Patrizio Trampetti hanno domato il selvaggio pubblico del Cilea con innumerevoli frustrate di battute e gag esilaranti. La verve comica del regista è fuoriuscita completamente nei “monologhi” con il pubblico, difatti quest’ultimo è spesse volte chiamato in causa per spezzare l’eterno dialogo tra il Monsignore e la sua perpetua, di manzoniana memoria.
L’atmosfera che si respira all’ aprirsi del sipario è a dir poco surreale, sembra di essere catapultati di improvviso in una nascosta stanza di un castello medioevale, anche se gli abiti di scena sono tipici del 700 e i dialoghi sono moderni. Le scene di Aldo Cristini ingannano, di primissimo impatto, l’occhio dello spettatore in quanto quest’ultimo vede pararsi dinnanzi una scena paragonabile solo ad una pellicola thriller.
La messa in scena si presenta nella sua totalità una chiara espressione di comicità partenopea, ovvero sia allegra, fatta di battute grasse, insomma svago dalla realtà.
Spettacolo consigliato a chi vuole distaccarsi dal grigiore quotidiano.
teatro Cilea, 8/11/2007 Napoli
Visto il
al
Comunale - Ridotto
di L'Aquila
(AQ)