Bologna, teatro Comunale, “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti
ELISIR E BRILLANTINA
Terzo e atteso titolo della stagione lirica 2010 del Comunale di Bologna è stato L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, in un nuovo allestimento in coproduzione tra il teatro felsineo e il Wexford Festival Opera ed in collaborazione con la Scuola dell’Opera Italiana. La regia è stata affidata a Rosetta Cucchi, che vanta una carriera artistica poliedrica anche di pianista e accompagnatrice e che per Bologna ha curato anche quella del musical Sweeney Todd lo scorso autunno. L’idea (ampiamente sfruttata) del musical ha pervaso questo Elisir d’amore in modo fin troppo invadente: ambientazione pseudo-contemporanea, scuola americana, un misto tra Grease e Saranno famosi. Abbiamo rilevato la frequente discrepanza tra il libretto e l’azione registica, i rustici giovanotti e gli scolari americani, oppure un elisir mirabile e la marijuana, e ancora il sergente Belcore e un bullo del quartiere, situazioni poco credibili e che si notano molto. E non è bastata la gag strappa-risate.
La direzione del maestro Daniele Rustioni, alla guida dell’orchestra del Comunale, si è rivelata molto convincente, dando all’opera donizettiana il suo giusto equilibrio. Il cast quasi tutto composto da cantanti giovanissimi ha dato in complesso una prova più che discreta. Il tenore Juan Francisco Gatell ha ricoperto il ruolo di Nemorino: una voce piccola, ma pulita, che ha faticato nel primo atto per poi rivelarsi in Una furtiva lacrima. Adina è un ruolo consono al timbro vocale dell'esordiente Anna Corvino; certamente è una cantante all’inizio della carriera e la voce deve ancora modularsi bene, ma la stoffa c’è, nonostante gli acuti poco sfumati. Il baritono albanese Gezim Myshketa è stato Belcore, bella voce, abbastanza sostenuta negli acuti e calda. La star della serata era senza dubbio Michele Pertusi (Dulcamara), un vero maestro della scena e del canto, con un’ottima interpretazione del ruolo. Con loro la Giannetta di Anna Maria Sarra. Buona prova anche per il coro del Comunale, vestito in improbabili costumi da adolescenti.
Teatro quasi al completo, ma il pubblico ha dimostrato di non apprezzare l’allestimento, accogliendo piuttosto freddamente alcuni cantanti.
Mirko Bertolini
Visto il
al
Comunale - Sala Bibiena
di Bologna
(BO)