L’Edge Festival è un progetto di respiro europeo. Appoggiato dalla Commussione Europea all’interno del programma a favore della cultura, l’Edge Festival si concentra in questa edizione (che durerà fino alla primavera del 2011) sulla diversità che causa difficoltà, sull’emarginazione, sul disagio.
Sono diversi i protagonisti di questo evento; primo tra tutti va nominato il CETEC, Centro Europeo Teatro E Carcere, diretto da Donatella Massimilla, che da quindici anni si occupa di teatro sociale in Italia e Europa. C’è poi il Théâtre de l’Opprimé Paris, diretto dal grande maestro Rui Frati, di Parigi, che lavora sul tentativo di trovare risposte insieme – anche insieme al pubblico – e non di presentarle già confezionate. C’è infine l’Istituto Interculturale di Timisoara che ricerca lo sviluppo della dimensione interculturale nel campo dell’educazione e della cultura.
Questo gruppo di persone, mosse dal desiderio di parlare di situazioni liminali, discriminatorie, difficili, ha dato vita ad un programma di appuntamenti molto vario (spettacoli, workshop, incontri e conferenze).
L’edizione si è aperta al Teatro Elfo Puccini lo scorso venerdì 22 ottobre con “Oltre il limite” della Compagnia di Piero per proseguire tutto il weekend. Da segnalare “Lezioni di Astronomia”, presentato dal CETEC l’anno scorso, storia di una giovane donna con la sindrome di Asperger, cui solo il vicino di casa riuscirà discretamente ad avvicinarsi, e della sua passione per le stelle. “Lezioni di astronomia” è un testo semplice, chiaro, che ha il pregio di mostrare senza orpelli una storia di solidarietà, per quanto forzata e scontata essa possa apparire.
Da segnalare inoltre il progetto, andato in scena domenica 24 ottobre, “Spremi – Sfrutta – Scarica” portato avanti dal gruppo milanese Teatro Forum, che da anni lavora sui temi del lavoro e dallo stesso Rui Frati, che insieme con il pubblico portano avanti una riflessione sul precariato e la situazione dei lavoratori. Una scena di pochi minuti è stata presentata al pubblico – una contestazione sindacale dovuta ad un metodo di lavoro scorretto – che poi ha avuto modo di intervenire, proporre, salire sul palco a creare uno svolgimento diverso, ad indagare le possibili soluzioni di questo conflitto.
A chiusura di questa prima sezione del Festival, "Imraa, Jin, Xanman, Donne …", di Annet Henneman, direttrice del Teatro di Nascosto di Volterra, che da anni lavora studiando la sofferenza e la disperazione, viaggiando, osservano e facendosi raccontare storie che a sua volta racconta. Imraa, Jin, Xanman, Donne …" ci racconta la storia di alcune donne costrette con la violenza, fisica e psicologica, a vivere oppresse.
L’Edge Festival è un progetto grande ed interessante a cui auguriamo un grande successo.