Nanni Garella e la compagnia Arte e Salute ritornano a teatro con Li Buffoni, una commedia scritta nel ‘600 da Margherita Costa.
Lo spirito umano della commedia dell’arte
In una desolata periferia, tra grigi container e case in costruzione, si aggirano personaggi di varia natura e lingue diverse che discutono di amori e tradimenti, tra equivoci e gelosie.Nel Seicento la Commedia dell’Arte conservava ancora quella forza e libertà d’espressione tipica del teatro classico, in cui i padroncini e servi di Plauto e Terenzio suscitavano un riso genuino e naturale, complice di lazzi e motti di spirito licenziosi e prosaici.
È un’umanità varia ed emarginata quella che si aggira attorno al protagonista Romeo, un boss pugliese, sposato con una donna di Fez, che vorrebbe andare a letto con la giovane meretrice Ancroia e si circonda dei suoi scagnozzi, taluni gobbi e stranieri, talaltri strani e opportunisti. Ciò che li accomuna è la capacità di affrontare con bonarietà i conflitti, le diversità e i malumori.
Fragilità e amori del seicento riletti da Garella
Il testo di Margherita Costa, rimaneggiato da Garella per Li Buffoni, assume la vivacità di alcuni quartieri contemporanei, grazie all’adattamento linguistico di dialetti e idiomi moderni. E l’amore resta sempre il nodo principale attornoa cui si snodano le fragilità umane: l’amore coniugale, infedele, fraterno, sessuale e persino patriottico.
Il Croato, sempre triste, lontano dalla sua terra, non trova pace, sospeso tra la malinconia del passato e il vuoto del presente. Neanche il buffone Tedeschino – nome d’arte di Bernardino Ricci, buffone di corte e amante della Costa a cui è dedicata la “comedia ridicolosa”– riesce a liberarsi dall’ombra della solitudine del giullare che soccombe per i suoi scherzi.
Gli attori di Arte e Salute, la compagnia del Dipartimento di Salute Mentale di Bologna, si dimostrano ancora una volta professionisti e abili nell’interpretare, guidati dalla regia di Nanni Garella, testi teatrali di varia estrazione letteraria. Dopo Quei fantasmi di Pirandello, è la Commedia dell’Arte a smuovere l’interpretazione libera e sciolta che crea un’atmosfera di familiarità con il pubblico, un teatro accogliente.