Raccontano i loro ex colleghi che quando Lillo e Greg si conobbero negli Anni Ottanta, lavorando fianco a fianco alla casa editrice Acme di Roma, era un continuo stuzzicarsi e prendersi in giro. Avevano raggiunto un tale livello di complicità e facevano talmente ridere tutto l’ufficio che furono proprio loro a spingerli fuori: “Dovete farlo come lavoro”. Ed è proprio quello che hanno fatto per i successivi trent’anni, condensati in un best of da un’ora e mezza.
Dal primo all’ultimo minuto, persino durante i ringraziamenti finali, quando Greg (quello alto e magro) esclude Lillo (quello basso e più grasso) dai canonici inchini verso il pubblico, salvo poi dirgli che pensava fosse lui il primo a non voler far tardi con gli applausi perché “al Nord i ristoranti chiudono presto” ed entrambi non avevano ancora cenato.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Musica da ridere
Tantissime le gag, intervallate da continui stacchetti musicali diventati con lo scorrere del tempo uno spettacolo nello spettacolo atteso dal pubblico. Una sorta di pianobar con ritmi da balera reinterpretando pezzi sacri del rock, come per esempio una esilarante “Brick in the wall” dei Pink Floyd o la versione gaia di “Satisfaction” dei Rolling Stones.
E’ capitato persino che l’intermezzo durasse di più dello sketch stesso.
Non c’è due senza tre
E’ parte infatti del repertorio di Lillo e Greg anche quella comicità rapida, tagliente, a cui bastano tre secondi e altrettante parole per far ridere. E’ proprio in questi frangenti che riemergono i loro inizi come autori di fumetti comici, quando dovevano bastare poche immagini per far ridere e colpire il lettore.
Ma la loro non è soltanto una “comicità da striscia”, perché nei successivi trent’anni in radio, sul piccolo e sul grande schermo hanno imparato a gestire tempi diversi e reinventarsi su stili diversi. La complicità tra i due non è riuscita a offuscare la terza incomoda sul palco, Vania Della Bidia, perfetta e applauditissima spalla per entrambi.