Prosa
LO SCOPONE SCIENTIFICO

Rendere la tensione del gioco…

Rendere la tensione del gioco…
Rendere la tensione del gioco, i tic male interpretati , gli equivoci intorno a quel tavolo, su un palco teatrale, non è facile e certo la scena, rispetto alla realizzazione cinematografica, limita molto i personaggi e gli scenari costruiti attorno ai protagonisti. Ma gli interpreti di questo lavoro, ciascuno azzeccato per la propria parte, grazie alla loro espressività ed intensità, coinvolgono il pubblico: sono pochi i momenti che portano una risata ed è spesso la situazione disastrosa di questa famiglia ed i quotidiani sforzi per arrangiarsi a campare, a far sorridere di un sorriso complice e comprensivo. La scelta delle note del tango come colonna sonora è perfetta allo scopo di scandire il susseguirsi di angoscia, amarezza, passione folle per questo gioco che sembra, ad un certo punto, determinare una valutazione a ritroso, di tutte le scelte fatte in una vita, come quella del marito sbagliato, Peppino, che per lo scopone scientifico non è proprio tagliato. Gli attori della compagnia mostrano affiatamento tra di loro e confidenza col palco e riescono a farci apprezzare questi personaggi, sebbene non troppo brillanti, proprio per la loro ingenuità e voglia disperata di sognare. Roma, Teatro Manzoni, 28 Dicembre 2008
Visto il
al Masini di Faenza (RA)