Danza
LORCA SONO TUTTI

“Lorca sono tutti”: Diego Tortelli e la Spagna di Garcìa Lorca

Lorca son tutti
Lorca son tutti

Anima e spirito di Federico Garcìa Lorca, il grande poeta e scrittore spagnolo, impregnano lo spettacolo curato dal giovanissimo coreografo Diego Tortelli.

Anima e spirito di Federico Garcìa Lorca, il grande poeta e scrittore spagnolo, impregnano lo spettacolo curato dal giovanissimo coreografo Diego Tortelli. Cinque danzatori rievocano la profondissima personalità artistica di Lorca, vissuto in uno dei momenti più drammatici della storia di Spagna. La produzione è una collaborazione di Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Festival MilanOltre, Next, Sepama e il Teatro Ponchielli di Cremona.

Il rosso, il bianco e il nero

Passione, violenza, purezza e morte sono i temi dello spettacolo, che si intrecciano nella rievocazione dell’animo artistico del poeta Garcìa Lorca, vissuto in Spagna dal 1898 al 1936. Artista d’avanguardia, conosce anche altri grandi artisti dell'epoca: Salvador Dalì, per citarne uno si tutti, a cui Lorca si legò profondamente. Viaggia negli Stati Uniti e a Cuba, al suo ritorno vive in Spagna un periodo di felice attività culturale, dedicandosi principalmente alla poesia e al teatro. La situazione tracolla improvvisamente con lo scoppio della Guerra civile di Spagna, nel 1936. Quello stesso anno Lorca viene fucilato dai franchisti una notte d’agosto con l’accusa di essere omosessuale e massone. Il suo corpo non verrà mai ritrovato.
Diego Tortelli prende spunto dal mistero che avvolge la fine violenta della vita di Garcìa Lorca e dà alla vicenda un nuovo respiro nel corpi dei danzatori.

Una danza tra la vita e la morte

La danza è un continuo dialogo tra la morte e la vita. La prima viene evocata da movimenti scomposti di membra e da sguardi vitrei. Movenze invece molto fluide, di membra leggere che si intersecano con dolcezza fanno cogliere l’estrema vitalità del poeta nel fiore dei suoi anni; una vitalità tanto straordinaria da essere stata paragonata da molti a quella del nostro Pier Paolo Pasolini. Non manca il rimando al mondo rurale e agreste dell’Andalusia, da cui il poeta proveniva, luogo che è anche stato una grande fonte di ispirazione in particolare per le sue opere teatrali.
La straordinaria bravura e precisione dei ballerini si adatta perfettamente alla partitura fisica richiesta dal coreografo, ai magnifici quadri che si vengono a formare anche grazie alla scenografia, agli effetti sonori e alle musiche.

Visto il 12-10-2018