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L'ORO DI NAPOLI

L'Oro di Napoli luccica ancora

L'Oro di Napoli luccica ancora
Al Teatro Manzoni di Milano ha debuttato L'Oro di Napoli uno spettacolo che si presenta in modo affascinante innanzitutto grazie a una messa in scena eccellente, evocativa e ricca di particolari. I movimenti attorno al palcoscenico, grazie a giochi di luci e di quinte velate, fanno apparire una strada, una piazza, l'ingresso di androni e viuzze, interni o esterni di appartamenti, scale o cortili, tutto pronto ad accogliere una varia umanità partenopea, sempre pronta a ironizzare su se stessa. Luisa Ranieri viene stranamente ricordata più per la sua storia personale con Luca Zingarelli, meglio noto come Montalbano, o come interprete di una famosa pubblicità in cui la battuta 'Fa caldo, Antò' la rese una star. Qui invece recita in modo assolutamente professionale e ci mostra ben due personaggi, assai significativi in questa storia ispirata ai racconti di Giuseppe Marotta che il grande Vittorio De Sica portò al cinema con gli indimenticabili Sofia Loren, Edoardo De Filipppo e Totò, fra gli altri. Fino al 28 marzo si può ammirare la bellezza e la bravura di Luisa Ranieri, al suo debutto teatrale, nel ruolo di Teresa, pizzaiola non del tutto fedele al proprio marito e in quello di Sofia, donna di vita che si crede miracolata da un matrimonio inaspettato con un gran signore. Sarà il modo migliore per ricredersi su questa attrice di ottimo livello: nel ruolo di Teresa si prende gioco dei maschi ma dimostra anche di averli a cuore, nel ruolo di Sofia è vittima di un uomo che ritiene di aver compiuto una buona azione allo scopo di annullare un suo profondo senso di colpa che lo porta all'autodistruzione. In realtà sarà ancora un uomo pessimo ma stavolta la sua vittima, l'umiliata Sofia, riesce a ribellarsi e a conquistare quanto meno una dignità apparente davanti agli occhi della gente. Con sette cambi d'abito e i numerosi cambi di caratterizzazione, la Ranieri rende godibile lo spettacolo, affiancata da grandi attori del palcoscenico italiano quali Gianfelice Imparato, reso celebre per il suo ruolo nel film 'Gomorra' e da Gianni Cannavacciuolo, che appartiene a una grande famiglia di artisti di teatro. Ma tutta la compagnia, composta inoltre da Antonella Cioli, Giuseppe De Rosa, Loredana Giordano, Renato Giordano, Antonio Milo, Lello Radice, Giovanni Rienzo, Valerio Santoro, Luigi e Davide Santoro, rende affascinante la commedia, magistralmente diretta da Armando Pugliese. Le splendide scene sono di Andrea Taddei, i costumi di Silvia Polidori e le luci, capaci di ingannare la vista portandoci in vari luoghi della mente, sono di Valerio Tiberi. Poiché tanto lavoro e tanta perizia non possono trascurare alcunché, le musiche di scena sono state scritte dal premio Oscar Nicola Piovani. Ne risulta un grandioso affresco di personaggi e luoghi che si incontrano, si scontrano, si cercano, si sfuggono, si relazionano, si odiano e si amano. Insomma, c'è tutta la vita in questa Napoli di una volta che quasi quasi si rimpiange.
Visto il 18-03-2010
al Manzoni di Milano (MI)