Fino al 31 ottobre è in scena al Teatro Greco di Roma “Lost – la mezza stagione”, una esilarante parodia (anche musicale) dell’omonima serie televisiva, messa in scena dagli “Attori Animati”, capitanati dall’instancabile Claudio Insegno, qui nella triplice veste di attore, autore e regista: tra il pubblico romano si parla di lui ormai come di una leggenda, visto che nell’arco di tre settimane è stato presente in tre diversi teatri della Capitale con tre diverse produzioni, l’ultima delle quali è proprio questa!
Nulla di particolare da aggiungere sulla storia, che è quella che il pubblico catodico ben conosce: e anche chi non avesse visto la serie completa di questo cult televisivo, è in grado di districarsi tranquillamente (e divertirsi) seguendo le surreali avventure di Jack, Kate, Sawyer, Locke Ben e compagni. La commedia si regge su una comicità semplice, forse scontata, ma mai volgare, con alcune ripetizioni nel testo che strappano l’applauso immediato. Un modo di far ridere che non sempre il pubblico teatrale ammetterebbe di apprezzare fino in fondo...un umorismo troppo “televisivo”? Forse. Ma, volendo passare una serata lontano dal telecomando, anche questa può essere un’occasione giusta, in mezzo a tante altre…
L’affiatatissimo cast (parte del quale già collaudato in precedenti produzioni) merita di essere citato al completo: Marco Stabile, Veronica Pinelli, Lorenzo Di Pietro, (formidabile e completo terzetto Jack-Kate_Sawyer), Federico Perrotta (nel ruolo di Hugo), Alessandro Palmieri, Simone Gallo, i divertentissimi Francesco Arienzo (Charlie) Sara Greco e Vito Ubaldini (Sun e Jin, in versione “siculo-coreana”), Chiara Hervatin, Leila Remondino, Carlo Pavan, Piero Di Blasio (straordinario nel doppio ruolo di Jacob/Il Fumo Nero), Simona Giorgio, Gaetano Ingala e naturalmente Claudio Insegno (nel ruolo di Ben); con la partecipazione in video di Pino Insegno, nel ruolo del dr. Marvin Candle. Uno spettacolo dove ogni cosa è al proprio posto, a partire dai tempi comici (ma è sempre così in una regia di Insegno), fino alle non troppo elaborate musiche di Jacopo Fiastri e i costumi di Graziella Pera.