Prosa
LUNGA GIORNATA VERSO LA NOTTE

“Lunga giornata verso la nott…

“Lunga giornata verso la nott…
“Lunga giornata verso la notte”, scritta tra il 1939 e il 1941 era ancora inedita alla morte del suo autore, Eugene O’Neill, avvenuta nel 1953. La messinscena postuma, nel 1956, fruttò all’autore il suo quarto premio Pulitzer, il primo della storia a essere tributato postumo. La commedia è ambientata nell’estate del 1912 e racconta il lungo viaggio dal giorno verso la notte dalla famiglia Tyrone – in realtà la famiglia dell’autore – nell’abitazione di campagna in Connecticut. Quattro personaggi in scena: padre, madre e due figli. Il giovane Edmund (nel quale O’Neill si identifica) torna quell’estate in famiglia perché gravemente malato di tisi. I Tyrone si lanciano rimproveri, si scambiano insulti, rivangano ingiustizie (una su tutte, la malattia della madre, in seguito alla prematura perdita di un altro figlio). Questo viaggio nel profondo della loro anima li porterà a svelare le dinamiche che reggono faticosamente le loro complicate e insoddisfatte vite. Questa versione, diretta da Piero Maccarinelli, vede in scena Remo Girone, Annamaria Guarnieri, Luca Lazzareschi e Daniele Salvo. Tutti loro danno prova di una interpretazione intensa e struggente; Girone in particolare si affranca dai crismi del “cattivo televisivo” e rende in maniera straordinariamente elegante l’avarizia e la dedizione al mestiere dell’attore (e all’alcool) del personaggio di James Tyrone. La piece, pur essendo molto lunga, scorre velocemente tra i complicati meandri di un illusoria serenità familiare e l’importanza dei legami affettivi e di sangue. Oggi, ancor più che nel secolo scorso, questo testo diventa simbolo dello svisceramento dello smascheramento dell’istituzione familiare. Asti, Teatro Alfieri, 5 gennaio 2008
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