Lirica
MADAMA BUTTERFLY

Bologna, teatro Comunale, “Ma…

Bologna, teatro Comunale, “Ma…
Bologna, teatro Comunale, “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini BUTTERFLY LOW COST Sulla scia delle polemiche – ancora vive – sulla gestione del Comunale di Bologna, terminata la stagione lirica 2008/09, l’Ente lirico felisineo ha proposto una piccola stagione estivo/autunnale per cercare, con titoli di richiamo, di rimpolpare le proprie esangui casse. Il primo di questi titoli è stato Madama Butterfly, un nuovo allestimento in collaborazione con la Scuola dell’Opera Italiana, creazione del Maestro Tutino. Questa produzione nasce da un progetto laboratoriale che ha visto coinvolti anche la provincia di Bologna e il comune di Budrio, dove l’opera ha debuttato in forma ridotta lo scorso 24 maggio. “E’ un progetto un poco differente da quelli che l’hanno preceduto della Scuola dell’Opera Italiana”, spiega Alberto Triola, direttore della Scuola nonché responsabile del progetto drammaturgico di questa edizione del capolavoro pucciniano. “Nasce da un laboratorio al teatro di Budrio, sul cui piccolo palcoscenico i ragazzi hanno potuto lavorare alla realizzazione completa di un’opera, un allestimento che adesso viene chiamato a pieno titolo nella stagione del Teatro Comunale”. Dalle parole del Maestro Triola si evince che questa Butterfly nasce come saggio e come tale è apparso sul palcoscenico del Comunale. Un’opera low cost che non fa molto per affrancarsi da questa etichetta. Il progetto drammaturgico è dello stesso Alberto Triola, che spiega come l’impianto scenico sia stato previsto in modo modulare, “proprio per la grande differenza di dimensioni fra il palcoscenico di Budrio e quello di Bologna”. Allestimento dunque minimale e astratto, “che gioca molto sulla limpidezza e sul carattere leggibile dei personaggi” e che nella quasi totale assenza di scene giocano un ruolo molto importante il bell’effetto di luci di Daniele Naldi. In mezzo a questo nulla scenico, l’oggetto che fa da leitmotiv è lo scrigno rosso di Butterfly che Pinkerton porterà via nel momento in cui abbandona il “fiorito asil”; lo scrigno resta infatti l’unico residuo, un concentrato della casa, del mondo di Butterfly e di Pinkerton. Al centro della scena domina la casa di Butterfly, costruita con elementi che nel corso dell’opera vanno smontandosi. E’ una costruzione più che essenziale, che allude alla gabbia e al tempo stesso a una palude, a un acquitrino. Così, l’armonia e la compostezza del primo atto lentamente vanno distruggendosi, sino alla casa trasformata in zattera in mezzo ad un mare dove la protagonista sceglierà il suicidio nel terzo atto. Il progetto della regia è di Adrian Galletta mentre il progetto scenografico è di Giada Tiana e Claudia Abiendi. I costumi classici sono di Massimo Carlotto. Il ruolo della protagonista, già interpretato nella prima serata da Oksana Dyka, nel nostro spettacolo era ricoperto dal soprano statunitense Tiffany Abban, inadatta per tipo di voce e presenza scenica al ruolo; la voce quasi priva di acuti tende in modo sorprendente al greve, tanto che si ha l'impressione di un registro mezzosopranile. Pinkerton era interpretato da Alessandro Liberatore che, dopo un primo atto incerto, è cresciuto nel terzo. Brava la Suzuki di Anna Malavasi, bel fraseggio e begli acuti; dignitose le interpretazioni di Sergio Bologna in Sharpless e Gabriele Mangione in Goro. Tra i tanti comprimari in rilievo Mattia Campetti, che, pur interpretando il ruolo breve del Principe Yamadori, ha dimostrato di avere una bella voce. Tutti i cantanti provengono da La Scuola dell’Opera Italiana. Il coro ha cantato, come sempre, in modo ottimo: da brivido il coro muto. Sul podio Roberto Polastri ha coperto, per buona parte dell’opera, le voci. Purtroppo nel complesso il risultato era stato percepito come una produzione “di serie B”: il teatro era mezzo vuoto e si è svuotato ancora di più dopo il primo atto. Pochi gli applausi, nemmeno dopo i pezzi di rito. Visto a Bologna, teatro Comunale, il 09 luglio 2009 Mirko Bertolini
Visto il
al Comunale - Sala Bibiena di Bologna (BO)