Prosa
MADRE CORAGGIO

Uno spettacolo di quantità e …

Uno spettacolo di quantità e …
Uno spettacolo di quantità e soprattutto di qualità . 17 attori in scena per 3 ore di spettacolo suddiviso in un maxi primo atto di 1 ora e 50 minuti ed il resto in un secondo atto con un crescendo ed un affondo della prima donna : l’inossidabile Isa Danieli. Suggestiva ed efficace la scena mobile di Bruno Buonincontrini , una grande strada in salita con selciato sconnesso ed anticato sul quale si muove un pesante carro , diciottesimo interprete . Sui lati della scena grandi pannelli bronzati , che percossi emettono suoni che rimandano a rumori guerreschi, luci giuste di Cesare Accetta che pennellano la suggestione di secoli addietro vissuti da personaggi in abiti azzeccat,i ideati da Gianluca Falaschi. Le musiche originali di Pasquale Scialò hanno amalgamato parole nei suoni di tempi presenti e passati : alcuni passaggi canori debbono avere ancora qualche ulteriore messa a punto come del resto un po’ tutto lo spettacolo, che mostra una complessità strutturale notevole sostenuta dalla attenta regia di Cristina Pezzoli , ma necessita di un giusto rodaggio . La rielaborazione del testo operata da Antonio Tarantino restituisce attualità espressiva e maggiore coinvolgimento emotivo da parte del pubblico richiamato all’attenzione dei passaggi storici che coinvolgono gli eventi dei nostri personaggi con attacchi , con voci in campo e accordi musicali. Isa Danieli si conferma un faro di bravura, che illumina la scena mettendo in luce anche la grande professionalità degli altri interpreti ,che hanno dato l’adeguata forza espressiva ai tanti altri personaggi tra i quali emerge Marco Zannoni ,il cuoco , il più italiano tra le figure di Brecht , sarcastico ed intrallazzone. Efficaci alcune trovate sceniche che spostano l’azione nella platea : Kattrin, la figlia muta, corre tra le poltrone del pubblico percuotendo rabbiosamente un tamburo finchè viene uccisa dal piombo di un archibugio . Il cadavere accasciato tra le poltrone di sala verrà ricollocato sul palco , vicino alla pietà della madre che lo ha reclamato , da uno spettatore E’ così molto sentito l’invito di Madre Coraggio al pubblico di sporcarsi l’anima riflettendo: di guerra si vive o si muore ? Il pubblico ha accolto con calore e rispetto uno spettacolo che per la forza del testo e l’imponenza della struttura scenica restituisce dignità al teatro , troppo spesso mortificato da rappresentazioni che ricordano più che altro suggestioni cabarettistiche in ambienti allargati. Un applauso sentito e fragoroso ha ricambiato il saluto della compagnia , interrotto solo dalla tarda ora . Prima Nazionale -Teatro del Giglio Lucca -27/01/2008
Visto il
al Donizetti di Bergamo (BG)