Danza
MANON

Parma, teatro Regio, "Manon" …

Parma, teatro Regio, "Manon" …
Parma, teatro Regio, "Manon" coreografia di Kenneth MacMillan MANON E IL VIDEO DEI QUEEN La storia del balletto è quella tratta da Prevost e su cui si basano anche i libretti delle opere di Puccini e Massenet, del quale ultimo si utilizzano le musiche. La bella e avida Manon nella Parigi del Settecento suscita la bramosia di tutti gli uomini che incontra. Il fratello Lescaut, simpatico e corrotto, vende la sorella al potente Monsieur Guillotte de Morfontaine, nonostante Manon stia vivendo un’appassionata storia d’amore con lo studente Des Grieux. Mentre Des Grieux è fuori di casa, Manon cede davanti alla ricchezza di Monsieur e se ne va con lui; ad attendere il povero studente rimane Lescaut, che, forse preso dal rimorso, si fa convincere ad accompagnare Des Grieux dall’amata che lo ha appena abbandonato. Una volta raggiunta, Manon spiega che una vita senza soldi non vale nulla e così, insieme al fratello e allo studente innamorato, mette a punto una truffa al gioco delle carte per “alleggerire” il protettore. Ma la truffa viene smascherata e finisce tutto in tragedia: Lescault viene ucciso da Monsieur per il suo tradimento, Manon viene deportata a New Orleans per essere venduta come schiava, Des Grieux la segue, uccide un gendarme che ne stava abusando, fugge con lei nelle paludi e, alla fine, se la vede morire tra le braccia a causa della febbre malarica. La coreografia di MacMillan ha andamento narrativo e consente al pubblico di seguire appieno il plot, come anche di scandagliare i sentimenti dei protagonisti, sottolineati con molta cura nella gestualità e nelle movenze. Particolarmente incisive le scene ambientate nella locanda e al porto, la scena d’apertura con un Lescault enigmatico avvolto in un mantello nero illuminato da un raggio di luce nel buio totale e la scena della morte di Manon, con i fantasmi del passato che le danzano intorno. Il balletto alterna in modo assai efficace scene di assieme a passi a due pieni di significati e di atmosfera, dove i sentimenti di amore, odio, gelosia, vendetta, pentimento. MacMillan aveva creato il balletto nei primi anni Settanta, poi entrato nel patrimonio del Royal Danish Ballet e, dall'anno scorso, dell'English National Ballet (rompendo il monopolio del Corpo di ballo reale inglese). Contribuiscono all'efficacia della messa in scena la scenografia spartanamente classica di Mia Stensgaard, così come i costumi settecenteschi da lei curati, in tenui e delicate tinte pastello. Le luci soffuse di Mikki Kunttu hanno creato un’atmosfera sospesa tra la fiaba e il sogno. La musica di Massenet è stata ben suonata dall'orchestra del Regio, diretta da Gavin Sutherland: orchestra e direttore seguiranno la produzione nelle recite in programma a Modena. Teatro pieno, pubblico che ha mostrato di aver gradito lo spettacolo, applaudendo a lungo alla fine di ogni atto e durante i ringraziamenti finali. Applausometro alle stelle per Elena Glurdjidze, veramente convincente nel ruolo di Manon. Si conferma compagnia ottima quella dell'English National Ballet, diretto da Wayne Eagling, che molti ricordano come coreografo del video dei Queen, I want to break free. Visto a Parma, teatro Regio, il 10 maggio 2009 FRANCESCO RAPACCIONI e TITO PONZI
Visto il
al Regio di Parma (PR)