Musical e varietà
MASANIELLO - IL MUSICAL

Dopo oltre un anno dal suo de…

Dopo oltre un anno dal suo de…
Dopo oltre un anno dal suo debutto questo spettacolo , un melodramma rivisitato in chiave di moderno musical , mantiene intatta la sua freschezza a testimonianza della bontà del suo impianto scenico e del messaggio universale che contiene. Ogni giorno nasce in qualche parte del mondo una situazione dove ‘ un masaniello ‘ fa riscoprire al popolo il profumo della libertà , intesa come lotta , talvolta anche cruenta , per ottenere i diritti calpestati dai ‘ potenti ‘ ed il pubblico di ogni dove , sollecitato da una musica trascinante di simbologie epocali , sogna ad occhi aperti un riscatto, seppur momentaneo. Il dialetto napoletano , declamato con sfrontatezza ed orgoglio dagli interpreti , restituisce naturale musicalità ed immediatezza alle espressioni popolari , senza privare gli spettatori della completa comprensione del testo , aiutati dalla bella e tecnologica soluzione del traduttore elettronico posto sulla parte alta della scena. Tato Russo ha realizzato uno spettacolo complesso ( 50 artisti in scena ) , supportato dalle musiche sue e di Patrizio Marrone , dove le voci di Gianni Fiorellino ( Masaniello ) e Arianna ( Bernardina ) hanno duettato con armonia rispettando in ogni momento l’intimità del loro rapporto amoroso e la grandiosità dei quotidiani eventi che si susseguono con incalzante temporalità . La popolare cantante partenopea Mirna Doris ha fornito ruolo ,anima e voce , alla madre di Masaniello , restituendo al personaggio una sacralità quasi evangelica , ma tutti gli artisti hanno mantenuto in ogni istante un’ intensità espressiva , crescente e culminante con l’uccisione del ‘ capopolo ‘ , come se ogni sera si ripetesse un rito quaresimale di iniziazione alla morte , dove la finzione scenica mai sopravanza e distoglie dalla mistica associazione tra morte e libertà. Il pubblico ha apprezzato molto con ovazioni finali all’indirizzo del favoloso cast di attori, frutto di salutari scariche adrenaliniche che suggellano la necessaria ricerca personale di ideali da esprimere in una quotidianità grigia , dove spesso il potere esprime molta protervia e tanta ignavia. Livorno Teatro Goldoni 06 febbraio 2008
Visto il
al Cilea di Reggio Calabria (RC)