“Moi, una storia d’amore tra Marcel Cerdan ed Edith Piaf”
Nel magico scenario de “ Il Pozzo e il Pendolo” si è svolta ieri la splendida ed intensa performance di Gilles Coullet, mimo francese assistente di Yves Lebreton.
Hymne à l’amour, Inno alla morte questo l’incipit dello spettacolo che si snoda tra l’evocazione di straordinari match e il ricordo del magico legame tra l’angelo Edith Piaf e il bombardiere Marcel Cerdan.
Storia d’amore intensa e appassionata avente come sottofondo la voce di una delle più celebri cantanti francesi e i colpi di un grande pugile, violento sul ring e nel contempo dolcissimo con colei che allietava i suoi giorni con lunghe lettere firmate solo con lo pseudonimo “Moi”.
Un piccolo ring come scenografia, un grande attore come interprete, una voce celestiale ad accompagnare quei movimenti perfetti, fulminei e talvolta stanchi, dal ritmo sostenuto e dall’intensità travolgente che hanno fatto sentire il pubblico spettatore non di una performance teatrale bensì di un viaggio nel passato; spettatore tra gli spettatori che erano lì ad applaudire Marcel Cerdan e sempre lì a ricordarlo quando, nella notte tra il 27ed il 28 ottobre 1949, nel cielo delle Azzorre, precipitò l’aereo dell’Air France sul quale viaggiava.
Fine di un grande talento…
Fine di un grande amore…
Fine dello spettacolo.
“E’ morto in cielo dunque è in cielo” Edith Piaf
Napoli 27 Gennaio 2006, presso “ Il Pozzo e il Pendolo”
Visto il
al
Il Pozzo e il Pendolo
di Napoli
(NA)