Sulle rive del Mediterraneo soffia il vento che gonfia le vele dei bastimenti carichi di sogni, d’immaginazione e di poesia. Solcando le onde della creatività, Circo Zoé propone al pubblico di vivere un viaggio inedito, i cui movimenti vengono scanditi dalla musica di un violino e dalle note della fisarmonica, che accompagnano le evoluzioni dell’equipaggio. 45 minuti di spettacolo, di calorosi applausi e di fiato sospeso tra equilibrismi sulla corda tesa, simpatiche scene di vita sulla soglia di una porta-cabina girevole sulle note di Quando quando quando… e c’è un acrobata (addirittura infortunato) che sale su una pertica fino a un’altezza di otto metri, potendo contare sul sostegno degli arti inferiori e di un solo braccio; e un’altra che “scivola” sulla stessa pertica, quasi come un proiettile, senza mai toccare il suolo con la testa!
Naufragata, come un grande naufragio collettivo, in cui il rischio prevale sulla certezza. La necessità del movimento, senza fermarsi per non arrivare mai.
Ancora in scena stasera e giovedì 16 luglio nell’ambito del Festival Sul filo del circo, nello Chapiteau Vertigo, presso il Parco Culturale Le Serre di Grugliasco.