In questo affettuoso omaggio …

In questo affettuoso omaggio al vissuto artistico di Domenico Modugno una compagnia è chiamata a realizzare, in un gioco di specchi teatrali, uno spettacolo in onore dell’indimenticabile cantante pugliese. La prima convocazione degli attori avviene senza copione; l’autore, sentimentalmente deluso, ha una crisi di creatività. Allora l’attore principale, Diego, coglie l’opportunità per diventare a sua volta autore, e pur tra mille difficoltà si propone di scrivere il testo. Fra canzoni, aneddoti e ricordi si ripercorre l’esperienza artistica del grande Modugno in un gioco teatrale al confine tra memoria e invenzione scenica. Lo spettacolo, complessivamente accurato e piacevole, si avvale anche di un buon corpo di ballo che arricchisce la scena con momenti danzanti. Le canzoni sono interpretate con intensità da Diego Sanchez, che cerca di far rivivere, con una certa credibilità, lo stile e il gusto espressivo di Modugno. Gli attori sono affiatati e riescono a trasferire emozione al pubblico. L’incontro non scontato tra la musica di Modugno e la tradizione teatrale napoletana risulta poi efficace e gradevole: Eduardo De Filippo viene infatti evocato con originalità da Enzo Arciello nella parte di Geppino Anatrella, “factotum” del teatro. Esordio teatrale per le due prime donne Matilde Brandi e Roberta Giarruso sostenuto con sicurezza e professionalità, come testimonia la soddisfazione del pubblico in sala.