NEL GIARDINO DEI FIORI RITROVATI

Una cornice d’eccezione ha os…

Una cornice d’eccezione ha os…
Una cornice d’eccezione ha ospitato il singolare appuntamento promosso dal Dipartimento di Botanica dell’Università degli Studi di Catania in collaborazione con l’associazione culturale Romeo Prampolini. In occasione del suo centodecimo anniversario l’Orto Botanico si è agghindato della veste più odorosa per accogliere l’ultimo lavoro di Gianni Salvo, direttore artistico del Piccolo Teatro di Catania. Lo spettacolo è stato suddiviso in due parti. Nella prima di esse, Florilegio di poesia, l’incantevole rosa Anna Passanisi e il variopinto iris Gianni Salvo in un coinvolgente scambio di battute si sono avvicendati nella lettura di testi d’ispirazione floreale. Assoluti protagonisti, appunto, i fiori cui hanno dato voce: dalle delicate, deliziose rose di Rilke a quelle sfacciate, irriverenti di Palazzeschi fino ai viaggi per terre vergini tra specie esotiche di Neruda e di Lorca; gradevolmente intermezzati dalle musiche di Mozart e Gervaise, eseguite dall’Ensemble di Clarinetti Càlamus diretto dal maestro Carmelo Dell’Acqua. Acuta l’intensità raggiunta dal canto ammaliante di Anna Passanisi con i suoi interventi sulle note composte dal maestro Pietro Cavalieri. La seconda parte ha visto la rappresentazione di un testo inedito di Lina Maria Ugolini, Oleandra porta due cuori, monologo interpretato da un’appassionata Tiziana Bellassai capace di far convivere dentro di sé le due anime della protagonista, quella del respiro e quella del sospiro, e di fare quindi emergere ora l’esaltazione forsennata della baccante invasata, ora il placido candore della tenera fanciullina. Due, in particolare, le immagini patetiche evocative di tempi remoti e insieme di cruda attualità: da una parte Oleandra che, sua ultima guida la lucerna, si aggira, in un’ossessionata ricerca, per lo spazio imperniato nell’acqua incontaminata dello stagno; dall’altra la sua demoniaca invocazione dei “fratuzzi”. E le aiuole, così come lo stesso Gianni Salvo ha definito ironicamente il suo attento pubblico, non possono che inebriarsi di un profumo così pungente e di colori tanto chiassosi e augurarsi che simili manifestazioni non rimangano isolate fioriture d’estate ma risveglino una primavera di boccioli di creatività. Orto Botanico – Catania, 13 luglio 2008
Visto il
al Piccolo Teatro di Catania (CT)