È con grande plauso e caloroso entusiasmo che sono stati accolti dal pubblico gli inediti
Ale e Franz (Alessandro Besentini e Francesco Villa), con
Nel nostro piccolo - Gaber, Jannacci, Milano. Inediti non all’affetto del pubblico, composto in buona parte di famiglie - dimostratosi il duo pertanto capace di saldare il gap generazionale, coniugando in maniera efficacemente armonica la proposta culturale con l’abile simpatia di chi sa ancora far ridere i giovani – ma alla veste nuova che da qualche tempo stanno indossando, nel loro tributo particolare a
Gaber e
Jannacci.
Concordanza di stili diversi
L’omaggio ai Due Corsari milanesi risulta affatto peculiare perché gli spettatori si trovano dinnanzi non a una mera e sbiadita riproposizione di ciò che è già stato fatto e cantato, bensì a un’originale performance teatrale che, per stessa ammissione dei protagonisti, costituisce un lavoro a otto mani. Le canzoni di Gaber e Jannacci vengono recuperate non solo per dare loro un contorno semantico più attuale, ma anche come base per spunti nuovi su cui imbandire sketch tra l’esilarante e il riflessivo.
L’autonomia artistica di Ale e Franz si fa vedere anche nello stile tutto loro che essi continuano a custodire (per esempio la famosa panchina), pur in un contesto di pacifica commistione con le forme espressive dei maestri a cui lo spettacolo è dedicato e ispirato. Pure nel recupero dei testi – come in tutte le scelte – è ravvisabile una certa dose di “metterci del proprio”. Rimanendo, ciononostante, fedeli alla critica empatica di Gaber e Jannacci, il duo si è cimentato in un lavoro che, come esclama in un misto di orgoglio e simpatia (stando all’etimologia), vuole “prendere gli ultimi e metterli in primo piano”.
Uno spettacolo di versatile qualità
L’intero spettacolo viene reso ancora più immediatamente e vividamente godibile grazie all’apporto importante della
musica dal vivo. Il duo è sempre affiancato, sul palco, da un’orchestra formata da affermati e valenti musicisti: Francesco Luppi, Luigi Schiavone, Fabrizio Palermo e Marco Orsi.
Ale e Franz, inoltre, danno prova anche del loro multiforme talento artistico; oltre a recitare, infatti, si mettono alla prova con il canto e la chitarra. La visione è per chi vuole passare una serata in allegria, senza cadere nella volgarità gratuita d’una comicità facile.