Prosa
IN NOME DEL PAPA RE

Avallone come Magni, serio ma ironico

Avallone come Magni, serio ma ironico
Dal 26 Dicembre 2009 al 31 Gennaio 2010 Antonello Avallone porta in scena insieme a Sergio Fiorentini la sua versione teatrale di uno dei più grandi capolavori cinematografici di Luigi Magni, “In Nome Del Papa Re” del 1977, secondo film di una trilogia che vide protagonista la Roma papalina del XIX secolo, che si aggiudicò nonostante le critiche, cinque David di Donatello. Se quel lavoro colpiva per la capacità dell’autore di raccontare una storia seria con ironia, non è da meno la sceneggiatura realizzata e diretta da Avallone. La forza di questa messa in scena, infatti, sta nell’abilità di affrontare argomenti impegnativi con il sorriso, grazie anche ad una perfetta costruzione dei personaggi, caratterizzati da sentimenti spesso diversi e finanche contrastanti ma tutti accomunati dalla capacità di mascherare e sdrammatizzare quei moti interiori, permettendoci di sentirli sempre vicini e reali. Veri protagonisti del palcoscenico sono un giudice della Sacra Consulta, Monsignor Colombo da Priverno ed il suo perpetuo Serafino, che è un po’ anche la sua spalla, un fratello ed il più caro amico: la coppia Avallone/Fiorentini è formidabile nel rappresentarli, conquista il pubblico, colpisce per la semplicità e l’umanità così vera. Non sono da meno tutti gli interpreti che fanno parte di questo cast scelto con attenzione e affiatato sul palcoscenico. Fra le altre, si nota in particolare la scena che si svolge presso il tribunale ecclesiastico e l’arringa tanto semplice ma profonda di Monsignor Colombo; ma sono molte, nello spettacolo, le scene toccanti realizzate con maestria e cura dei dettagli. Ben sfruttato l’ampio palco del Teatro Dell’Angelo tramite una scenografia intelligente che vede i personaggi spostarsi su due diversi livelli, i quali rappresentano, con l’aiuto efficace delle luci, le diverse ambientazioni.
Visto il 26-12-2009