Siamo al decimo anniversario del debutto a teatro di Notre Dame de Paris, questa opera meravigliosa. Dopo tanti anni ancora fa tremare le poltrone Teatro in Roma, per la forza delle emozioni trasmesse da questo spettacolo
Siamo al decimo anniversario del debutto a teatro di Notre Dame de Paris, questa opera meravigliosa. Dopo tanti anni ancora fa tremare le poltrone Teatro in Roma, per la forza delle emozioni trasmesse da questo spettacolo prodotto da David Zard per la regia di Gilles Maheu.
La bravura del cast è ineguagliabile, a partire dai protagonisti, fino ad arrivare ai ballerini tutti, che si esibiscono in acrobazie fantasmagoriche, dando il meglio di sé nell’episodio delle “campane”. È incredibile, ancora oggi, vedere cosa siano capaci di realizzare i ballerini intorno a quelle campane che ruotano, si alzano e “ballano” anch’esse, a tempo di musica, quella musica, che tanto affascina grazie ad uno straordinario artista, quale è Riccardo Cocciante. È proprio lui in persona, a fine spettacolo, a svelarci in musica l’essenza di questa Opera: Vivere per Amare e Amare quasi da morire. Anche se in questo periodo di crisi economica ormai certi valori si stanno perdendo, la magia del teatro ancora fa rivivere certe emozioni e quei sentimenti, che sono la risorsa dell’uomo e che mai alcuna “crisi” dovrebbe farci perdere. L’amore è qualcosa di veramente immenso ed è fondamentale nella nostra vita, può essere l’amore per l’altro, ma anche l’amore per l’arte, per valori nobili, come quelli che muovono le gesta dei personaggi di Notre Dame de Paris.
Quasimodo è pazzamente innamorato della bella Esmeralda e canta la sua passione con tutta la sua forza, è disposto a qualunque cosa per averla. Magnifica interpretazione di Angelo Del Vecchio, con la sua voce roca e quei movimenti goffi ed impacciati. Esmeralda con le sue movenze sensuali e quella voce calda incanta Quasimodo, Febo, il prete e tutti gli spettatori, anche se Lola Ponce è sicuramente di molto superiore ad Alessandra Ferrari. Quella voce è passata alla storia e le melodie scritte da Riccardo Cocciante, dalla sua bocca, sono uscite come petali di rosa da un fiore.
Meritano un applauso tutti gli altri attori ed in particolare i ballerini, che lasciano il pubblico senza fiato, rapito persino dalle luci, che seguono i movimenti dei danzatori e il ritmo delle canzoni. Evoluzioni veloci, al limite dell’estremo, li vediamo volare, camminare sui muri, esibirsi in acrobazie circensi, con un’abilità e maestria senza pari…questa è magia, questo è il teatro!