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NUDI E CRUDI

Nudi e Crudi: la vertigine del cambiamento

Nudi e Crudi: la vertigine del cambiamento

Tratta dal romanzo breve di Alan Bennett, “Nudi e crudi (2001) è una commedia ricca di umorismo e ironia che realizza un ritratto impietoso, dal retrogusto amaro, della vita abitudinaria di una coppia di mezza età, tipicamente inglese: Rosemary e Maurice Ransome, due straordinari archetipi, riconducibili alla tradizione del teatro dell’assurdo.
La regia di Serena Sinigaglia ha saputo valorizzarne alla perfezione i tempi teatrali di questo testo (adattato per la scena da Edoardo Erba), mantenendo comunque la sensibilità comica dell’autore.

Monti-Calabresi: che coppia!

Tornare a casa dopo una serata trascorsa all’opera e scoprire che il proprio appartamento è stato completamente svuotato, senza aver trascurato nemmeno la carta igienica: e quanto succede ai coniugi Ransome, benestanti e conservatori, che improvvisamente si trovano costretti a cambiare quei piccoli riti quotidiani a loro tanto cari.
Riusciranno ad adattarsi o soccomberanno? Il sovvertimento della quiete matrimoniale lascia progressivamente emergere gli impulsi dionisiaci di entrambi i protagonisti. Forse si tratta solo di un beffardo scherzo del destino, ma l’imprevista vertigine del cambiamento è proprio la spinta che permette (soprattutto a Rosemary) di riprendersi in mano la propria vita.
La coppia Maria Amelia Monti - Paolo Calabresi offre un’interpretazione magistrale: esilaranti nel loro essere ai limiti del surreale (un po’ come il signore e la signora Smith, nella “Cantatrice calva” di E. Ionesco), i due attori risultano elegantemente esilaranti, ma mai sopra le righe.

Uno per tutti, il ruolo del destino

Lo sguardo cinico e beffardo di un deus-ex-machina, che si diverte a mostrare l’infondatezza della routine nel teatrino dell’esistenza umana è affidata all’istrionica interpretazione di Nicola Sorrenti, che, come un novello e altrettanto ambiguo maestro di cerimonie, introduce il pubblico nelle vite dei protagonisti, interpretando i restanti ruoli della pièce (dall’euforico Martin al fascinoso vicino di casa, Mr. Hanson).

Il lavoro compiuto dal punto di vista scenografico procede parallelamente al discorso narrativo, passando dall’ambiente “nudo e crudo” del primo atto all’esatta riproduzione degli interni di casa Ransome, nella seconda parte.
Il ritmo della pièce non è solo sostenuto dall’elegante ironia del testo, ma dalla forza emotiva delle migliori pagine musicali scritte da Mozart (da Così fan tutte, a Le nozze di Figaro, fino al Requiem).

Visto il 07-12-2017
al Erba di Torino (TO)