Sono tornati dove tutto ha avuto inizio, ovvero sul palcoscenico del Teatro Colosseo di Torino. A distanza di due anni e mezzo, gli Oblivion sono saliti di nuovo sul palco del teatro torinese che, per primo, ha creduto in loro e dal quale sono partiti per un lungo viaggio in lungo e in largo per l’Italia, passando anche, via tubo catodico, per Zelig.
Un ritorno alle origini, sì, ma con uno spettacolo quasi completamente rinnovato, più fresco e meno amarcord. In effetti si sente la mancanza di quel pizzico di gusto retrò, ma i cavalli di battaglia non mancano: uno su tutti, l’ormai immancabile bis-finale con I promessi sposi in 10 minuti. Uno spettacolo costruito come una lezione di letteratura da manuale: e questo sussidiario, non proprio scolastico, contiene, tra le tante sorprese, un’insolita lezione di solfeggio; la storia di Pinocchio condensata in una manciata di minuti (la più bella versione dai tempi del musical firmato dai Pooh!), una strizzatina d’occhio al burlesque (con una versione nostrana chesi trasforma inevitabilmente in Berlusque, senza farsi mancare citazioni biografiche!), e una spassosissima Divina Commedia in 6 minuti, tra Beatrice col satellite, Paolo e Francesca, il Conte Ugolino e il girone dei sodomiti.
Risate e applausi a scena aperta durante e al termine dei 90 minuti di spettacolo, per "i migliori Oblivion della nostra vita".
Musical e varietà
OBLIVION SHOW 2.0 - IL SUSSIDIARIO
A lezione con il Sussidiario degli Oblivion
Visto il
10-02-2012
al
Colosseo
di Torino
(TO)