Non hanno certo deluso le aspettative gli “Oblivion” con il loro caleidoscopico, frizzante e piroettante spettacolo di cabaret della durata di oltre 70 intensi minuti in cui i cinque giovani parlano della modernità stigmatizzandola e attraversano lustri della cultura musicale italiana, mediandone le tecniche e utilizzandole in modo parodisticamente efficace, lieve e fresco.
Un plauso quindi al Teatro Ciak Webank e al Teatro Parenti che in controtendenza con l’abituale chiusura estiva propongono una serie di repliche assolutamente imperdibili di questo gruppo, nato a Bologna e maestro nelle acrobazie musicali e nel divertire.
E non sono solo i 10 minuti de “I Promessi Sposi” - che sui banchi scolastici hanno mietuto innumerevoli vittime ora gongolanti e divertite del compendio dissacrante del tomo tanto bello quanto impegnativo - successo strepitoso della rete, ma anche “Rato l’Immigrato” con le sue divertenti disavventure, “Cazzottissima”, il ‘reality show’ “Tana libera tutti” intelligentemente parodistico e poi canzoni, musiche e ... insomma un “Oblivion show” da non perdere a meno che non si tema di ‘sciogliersi’ dalle risate ... per capire che la bravura sta proprio nel reggere un ritmo così intenso e frenetico senza superare le righe, frutto di una professionalità encomiabile.
Provare per credere, o meglio per distrarsi con uno spettacolo che fa bene sperare per il futuro.
Meritati gli scroscianti applausi dall’inizio fino ai ‘bis’ invocati a gran voce e simpaticamente concessi dal gruppo che ha spiritosamente minacciato di ‘far notte’. Potrebbe essere una straordinaria e seria idea ...
Visto il
11-06-2009
al
Celebrazioni
di Bologna
(BO)