Prosa
ORPHANS

Una famiglia di oggi

Una famiglia di oggi

É un pugno nello stomaco Orphans, testo scritto nel 2009 dal pluripremiato Dennis Kelly che dopo aver sconvolto i salotti londinesi e ricevuto ampi consensi al Fringe Festival di Edimburgo è ora in scena allo Spazio Tertulliano con la regia del giovane Luca Ligato.
Kelly accende un fiammifero e lo butta dentro i valori della  famiglia tradizionale per vedere l'effetto che fa. Il suo occhio spietato cerca il punto di fusione, alza la temperatura sempre un poco di più  per verificare se, come e quando si scioglie quel collante fatto di  principi, sostegno e affetto reciproco che tiene unita una famiglia.

All'interno di un protettivo appartamento della periferia londinese gravida di violenza una giovane coppia (Dario Merlini e Alice Redini) è riunita a cena.  C'è  riso basmati, vino e pane in abbondanza. Nella stanza appare  Liam (Umberto Terruso), fratello di lei, con addosso una t-shirt che cola sangue. Lui sta bene ma l'altro, il ferito che ha sporcato la maglietta, non si sa.  Panico. Di qui il disvelarsi lento e graduale della verità. Una voragine in cui tutti scivolano sempre più giù fino a perdersi e perdere ogni traccia di umanità.
Nello svolgersi della scena l'odore del sangue  impregna sempre più l'appartamento perché con quello che succede fuori bisogna farci i conti. Liam si difende: aiutava, abbracciandolo, un ragazzino ferito che poi è sgusciato via come un pesce. Sollievo generale,  è innocente. Ma la versione si disfa  sotto il peso delle contraddizioni. Ne crolleranno altre di versioni, via via sempre più impegnative da giustificare.  La verità è che Liam ha aggredito, torturato e legato nel garage di casa il padre di due figli piccoli colpevole di essere straniero. E l'uomo è ancora lì, sul tavolo del garage, pieno di sangue e tagli.  Ma in questa famiglia sott'odio in cui si discute moltissimo e ci si protegge altrettanto ogni violenza può trascinare con sé una giustificazione, a cercarla bene. Anche la violenza di coprire la violenza.

Dario Merlini, Alice Redini e Umberto Terruso giovani in una giovanissima ma promettente compagnia (Alraune Teatro è nata due stagioni fa) sono solidi ed impeccabili  nei loro rispettivi personaggi capaci di fermare per un istante il mondo e rendercene la fotografia. E' uno spettacolo di alta qualità espressiva tutto giocato sulla parola, il loro. Ed è ovviamente un successo.

 

Visto il 15-04-2014
al Spazio Tertulliano di Milano (MI)