Cosa succede se la befana, con la sua prorompente bellezza (quella di Milena Miconi), piomba nella camerata di una scuola di sopravvivenza? Cosa accade se quattro uomini con problemi (sull’orlo di una crisi di nervi direbbe Pedro Almodóvar) cercano nel sogno, nella fantasia, nella prorompente bellezza femminile le loro risposte di vita (di sopravvivenza viene voglia di sottolineare) ?
Con “Pane e befane” Marco Falaguasta porta in scena (al Teatro de’ Servi dal 4 al 23 gennaio 2011) una commedia epifanica, deliziosa e davvero molto divertente. Merito anche di un cast affiatato (Marco Fiorini e Piero Scornavacchi sono compagni collaudati ed irresistibili d’avventura e di comicità).
Dei quattro personaggi (il maresciallo integerrimo tutto regolamenti, il giovane medico single, il fotografo stressato, l’impiegato spilorcio) si esaltano i tic, le manie e ciò crea situazioni di grande comicità. Da sottolineare anche la presenza, oltre che di Milena Miconi, di Danilo De Santis, Shara Guandalini e Vasco Montez
Falaguasta è un po’ il Salemme romano. Trova in palcoscenico una “sintonia magica” con Fiorini e Scornavacchi (un po’ come quella del primo Salemme con Casagrande e Buccirosso, ndr). I tre (anzi i quattro, perché è molto bravo anche Danilo De Santis) recitano, improvvisano anche, caratterizzano i loro personaggi.
Insomma al Teatro de’ Servi va in scena una rappresentazione davvero spassosa che, la sera della prima del 4 gennaio, ha riscosso grandissimo successo richiamando la compagnia più volte sul palcoscenico.
Un tributo giusto quello del pubblico. Gli attori si divertono e fanno divertire; e ci insegnano una grande verità: affrontare la realtà con la fantasia ci aiuta a vivere con più leggerezza.