Se la prima parte della piece, rappresentata la sera prima all'Eremo dei Camaldoli, Salzano ha comunicato con lo spettatore utilizzando come principale tramite la musica di Enzo Amato, ecco finalmente, nella cornice rurale della Masseria di Casaputano a Chiaiano, che il teatro della parola e del gesto assurge a protagonista di una piece che avvolge letteralmente lo spettatore in un turbinìo di colori e musica a cui fanno da comprimarie le splendide creazioni di Grieco e dello stesso Amato, già ampiamente apprezzate nel prologo andato in scena la sera precedente. Simona DI Maio ed Azzura De Sanctis danno larga dimostrazione della loro capacità interpretativa, seppure ancora giovanissime, ed assecondano in maniera impeccabile il gioco registico di Salzano. Accanto a loro, oltre ai già citati Grieco ed Amato, quest'ultimo divertente e divertito direttore dell'Orchestra dei Solisti da Camera di Napoli, irresistibili "folletti" locati tra la vgetazione della Masseria, l'inconsueta presenza di Antonio Onorato, musicista con la sua sintguitar ma anche attore. Insomma uno spettacolo che nel suo irriverente grido contro le consuetudini sceniche italiane riesce ad interessare il pubblico con grande capacità affabulatoria.
Visto il
al
Masseria Casaputana
di Napoli
(NA)